CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Interpellanza n. 73/A

INTERPELLANZA CHERCHI Silvio - MARROCU - LAI, sulla vendita della concessione demaniale dello stabilimento Il Lido di Cagliari.


I sottoscritti,

premesso che:

- con contratto degli inizi del 2003 la società concessionaria dello stabilimento balneare Il Lido ha ceduto la gestione delle attività secondarie di ristorazione e intrattenimento dello stesso stabilimento, assicurando di essere stata autorizzata alla cessione;

- con atto notarile del 5 novembre 2003 la concessionaria del Lido è stata trasformata da società in accomandita semplice in società a responsabilità limitata ed è stata ceduta la totalità delle quote per un importo dichiarato di 1.800.000 di euro che si configura come una vera e propria vendita della concessione;

- la concessione è stata venduta per una somma molto superiore al valore iniziale grazie al fatto che questo era stato notevolmente incrementato dagli investimenti effettuati dal gestore delle attività secondarie di ristorazione e intrattenimento, le quali negli ultimi anni, erano ormai inesistenti, con le strutture in stato di abbandono che funzionavano di fatto per la semplice locazione delle cabine;

rilevato che l'8 giugno 2004 è stato inviato all'Amministrazione regionale un esposto nel quale veniva segnalato che, probabilmente senza le prescritte autorizzazioni, la società aveva proceduto alla modifica della ragione sociale, alla cessione della totalità delle quote e all'affidamento delle attività secondarie;

evidenziato che dalla risposta del Servizio centrale demanio e patrimonio dell'Assessorato regionale degli enti locali, finanze ed urbanistica del 18 ottobre 2004, risultava che:

- il titolare della società ha comunicato alla Regione, il 6 novembre 2003, la trasformazione ma non l'avvenuta cessione della totalità delle quote societarie;

- il 13 dello stesso mese, a distanza di appena 5 giorni utili da questa comunicazione e ad istruttoria della pratica appena avviata (la documentazione necessaria è stata completata il 19 dicembre), l'amministrazione regionale ha autorizzato la società a costituire ipoteca sulle opere ricomprese nel progetto di ristrutturazione straordinaria della pertinenza demaniale, ritenendo, con tale autorizzazione, di aver formalmente, anche se con provvedimento implicito, riconosciuto l'avvenuta trasformazione;

- l'istruttoria della pratica è durata ben sei mesi, segno evidente di difficoltà, ma la sua conclusione era stata anticipata con inconsueta rapidità il 13 novembre con un provvedimento implicito altrettanto inconsueto;

- l'amministrazione ha ignorato, e continua a ignorare, che è stata ceduta la totalità delle quote della società titolare della concessione e che tale cessione, secondo la giurisprudenza, configura una vera e propria vendita della concessione;

sottolineato che tale insolita procedura parrebbe disattendere completamente le prescrizioni del codice della navigazione e che, a parere degli scriventi, l'amministrazione regionale non solo ha ignorato l'esistenza delle condizionI della decadenza della concessione, ma ha sostanzialmente stabilito che le società concessionarie possono modificare la ragione sociale senza autorizzazione alcuna, così come senza autorizzazione possono essere date in affidamento attività secondarie e che può essere autorizzata, con singolare celerità, la costituzione di un'ipoteca su beni demaniali anche in caso di ristrutturazioni straordinarie e senza accertamento dell'esistenza delle autorizzazioni dei relativi progetti;

evidenziato il rischio che in tali condizioni possa trovare terreno fertile l'affermarsi del business del mercato delle concessioni demaniali,

chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica per sapere:

1) se i fatti sopra descritti corrispondano al vero;

2) quali atti intendano porre in essere per verificare se per gli atti citati l'amministrazione regionale ha concesso le autorizzazioni di cui al Codice della navigazione, e in caso affermativo, gli estremi dei provvedimenti relativi.

Cagliari, 24 febbraio 2005