CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Interpellanza n. 72/C-8

INTERPELLANZA PACIFICO - CHERCHI SILVIO sulla possibile chiusura della scuola elementare di Santa Caterina nel quartiere Castello a Cagliari e sulle gravi disfunzioni del servizio nell'istituto denunciate dai genitori degli alunni.


I sottoscritti,

premesso che da alcune settimane circola con insistenza la notizia di una possibile chiusura della storica scuola elementare Santa Caterina nel quartiere Castello di Cagliari a causa di un calo delle iscrizioni degli alunni che, è bene sottolineare, riguarda tutti gli istituti cittadini in seguito a una diminuzione generalizzata delle nascite;

considerato che il circolo didattico di Santa Caterina è un istituto noto per la qualità del servizio svolto, per la professionalità  e la serietà dei suoi docenti;

ricordato che la scuola di Santa Caterina, fondata nel 1907, è stata la prima in Sardegna a introdurre l'uso del personal computer come strumento didattico (1991) e l'organizzazione oraria del tempo pieno, diventando così un istituto richiesto e attestato, in quanto capace di andare incontro alle esigenze degli allievi;

valutato che tale chiusura costituirebbe un gravissimo colpo per una zona della città che sta progressivamente perdendo i principali servizi, come la chiusura dell'ufficio postale, la totale assenza di un sportello bancario e di un posto di telefonia pubblica, con grave nocumento per la popolazione residente in castello;

sottolineato che i genitori degli alunni hanno manifestato, con una lettera inviata al difensore civico di Cagliari, ai dirigenti del centro servizi amministrativi di Cagliari e della Sardegna, forte disagio e preoccupazione per il comportamento dell'attuale dirigente del circolo didattico di Santa Caterina che, nel corso della riunione del 26 novembre 2004 ha dichiarato che la scuola provocherebbe disagi nel quartiere per il parcheggio degli autoveicoli e l'intasamento delle circolazione stradale;

evidenziato che a questo punto, come richiesto anche dai genitori degli alunni della scuola elementare di Santa Caterina, risulta determinante conoscere se la dismissione ipotizzata dalla direttrice sia la conseguenza di indicazioni del direttore scolastico regionale, del dirigente del centro servizi amministrativi di Cagliari o sia frutto di iniziative personali;

considerato che si è anche avuta notizia di numerose richieste di iscrizione nella scuola per gli anni scolastici 2004-2005 e 2005-2006, tuttora in corso, rifiutate, sconsigliate, dirottate presso altri istituti;

preso atto che gli stessi genitori, sottolineando come l'iscrizione scolastica dei bambini sia un atto dovuto da parte del corpo dirigente, hanno chiesto agli organi di indirizzo di controllare se il dirigente del circolo didattico di Santa Caterina, con certi comportamenti, non stia creando lei stessa il calo delle iscrizioni ritenuto la causa principale della paventata chiusura delle scuole elementari di Castello;

evidenziato che l'ipotesi di una possibile chiusura dell'istituto si è rafforzata nel mese di gennaio, quando il sindaco del capoluogo, Emilio Floris, si recò nei locali di piazza Goffredo Angioni per vedere se alcuni spazi potevano essere utilizzati per altri uffici;

preso atto delle rassicurazioni fornite dall'Assessore comunale alla pubblica istruzione di Cagliari, Edoardo Usai, che, rispondendo a due interrogazioni consiliari, ha sottolineato come l'edificio possa ospitare solo gli alunni delle scuole elementari e ha dichiarato che la scuola elementare Santa Caterina non chiuderà;

osservato che tale rassicurazione, benché importante e autorevole, può costituire solo un primo passo verso la risoluzione di una questione che rimane aperta in quanto manca ancora il pronunciamento ufficiale dei direttori scolastici, regionale e provinciale, ai quali i genitori chiedono di fugare ogni dubbio sulla possibile chiusura della scuola e di accertare, tramite un'ispezione, la veridicità delle seguenti disfunzioni di servizio:

- mancata nomina dei supplenti in caso di malattia di entrambi i docenti con i bambini smistati presso altre classi superiori o inferiori;

- mancata messa a disposizione dei moduli di iscrizione, consegnati, in alcuni casi, anche 20 giorni dopo l'apertura delle iscrizioni;

- smarrimento di documenti regolarmente affidati dai genitori al personale scolastico amministrativo;

- rifiuto di far entrare a scuola gli allievi con pochi minuti di ritardo;

- rifiuto di far entrare in classe un allievo portatore di handicap iscritto nel plesso di Sacro Cuore, presentatosi in ritardo;

- moduli di iscrizione per la scuola Santa Caterina dove si sostiene che l'informatica non viene insegnata, fatto grave non solo perché la materia è invece obbligatoria, ma anche perché costituisce un ulteriore elemento di freno per le nuove iscrizioni e non risponde a verità perché, come evidenziato sopra, la scuola di Santa Caterina è stato il primo istituto in Sardegna a introdurla,

chiedono di interpellare l'Assessore regionale della pubblica istruzione per sapere:

1) quali iniziative intenda assumere e quali provvedimenti intenda adottare per evitare la chiusura della storica scuola elementare di Santa Caterina sita nel quartiere castello di Cagliari;

2) quali comportamenti intenda perseguire per accertare se la dismissione ipotizzata dalla dirigente del circolo didattico di Santa Caterina sia la conseguenza di direttive provenienti dall'ufficio scolastico regionale, del dirigente del centro servizi amministrativi di Cagliari o sia frutto di iniziative personali;

3) quali azioni intenda intraprendere per accertare la veridicità dei fatti denunciati dai genitori degli alunni, con particolare riferimento ai comportamenti assunti dalla dirigente del circolo didattico di Santa Caterina che, stando a quanto contenuto in una lettera esposto inviata anche al difensore civico del comune di Cagliari, sarebbero la causa di una serie di disfunzioni e di irregolarità riscontrate in questi mesi all'interno dell'istituto scolastico.

Cagliari, 23 febbraio 2005