CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
Interpellanza n. 58/A
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INTERPELLANZA ATZERI - SCARPA sulla campagna di vaccinazione contro la febbre catarrale degli ovini-caprini per l'anno 2005.
I sottoscritti,
premesso che in Sardegna dall'anno 2000 ad oggi, sono morti, perché colpiti dalla febbre catarrale degli ovi-caprini, centinaia di migliaia di capi, portando ingenti danni all'economia del comparto;
considerato che negli anni 2003 e 2004 è stata eseguita una vaccinazione con sierotipo 2 (vaccino vivo attenuato prodotto nel Sud-Africa) su tutta la popolazione animale recettiva (ovina-caprina-bovina) presente in Sardegna;
verificato che nell'anno 2004 si è utilizzato in Sardegna un vaccino trivalente (prodotto in Sud-Africa) con i sierotipi 2, 4, 16, che hanno provocato gravissimi danni economici e biologici agli animali vaccinati, quali: mortalità, agalassia temporanea, aborti, nati - mortalità, malformazioni, ipofertilità, ipofecondità, zoppia, mastiti etc., tali da far interrompere tutta l'operazione di profilassi;
accertato che, nonostante siano state effettuate le vaccinazioni, si sono verificati centinaia e centinaia di focolai negli allevamenti ovini-caprini e bovini sardi;
preso atto che anche il Ministero della salute ha riconosciuto i danni derivati dall'uso del vaccino trivalente nel 2004, per cui, come del resto anche la Regione autonoma della Sardegna, ha previsto un risarcimento per i danni causati dalla vaccinazione,
chiedono di interpellare l'Assessore dell'igiene,sanità e assistenza sociale per sapere:
- se siano state concordate con il Ministro della salute le valutazioni scientifiche che hanno portato alla emissione della nota n. 40231 del 23 dicembre 2004, dove si comunica ai servizi veterinari delle ASL, l'avvio della campagna di vaccinazione per la blue tongue per l'anno 2005;
- con quale formulazione vaccinale si intenda eseguire la profilassi, visti i danni causati dalla precedente;
- quali iniziative intenda intraprendere per salvaguardare il patrimonio zootecnico isolano, oggetto in tutti questi anni di attenzioni scientifiche particolari, che ne hanno minato l'esistenza;
- come mai la componente scientifica sarda sia esclusa o marginalmente coinvolta da qualsiasi serio programma di studio sulla malattia e sulla sua prevenzione;
- perché inoltre si voglia subire un'altra, non si sa quanto benevola, campagna di vaccinazione senza che siano stati ancora risarciti i danni (per la moria, economici e biologici) subiti dagli allevamenti in occasione della vaccinazione 2004;
- se non ritenga opportuno agire con maggiore autonomia, tenuto conto che la malattia è ormai endemica per l'isola rispetto a posizioni che creano nei nostri allevatori sconcerto e preoccupazioni, così come nella classe veterinaria sarda, in questo momento esposta e oggetto di atti intimidatori, costretta a dare risposte e spiegazioni, che non hanno, vista la loro quasi totale esclusione dalle discussioni, dalle sperimentazioni e dalle decisioni che periodicamente vengono imposte dall'alto.
Cagliari, 2 gennaio 2005