CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Interpellanza n. 56/C-5

INTERPELLANZA BALIA - MASIA sull'aggravarsi della crisi nel settore agro-pastorale e sul prezzo del latte.


I sottoscritti,

premesso che gli allevatori sardi attraversano una crisi drammatica a causa di tanti problemi come l'imposizione di un prezzo del latte irrisorio rispetto ai costi di produzione, la lingua blu, la siccità, l'aumentato costo dei mangimi (solo per elencare i principali) che si ripercuotono e si intrecciano da svariati anni su un settore ormai prossimo al collasso;

rilevato che, lungi dal trovare una soluzione di ampio respiro, tali flagelli si ripresentano periodicamente con conseguenze rese ancor più disastrose in quanto amplificate dalla recrudescenza e dalla debolezza strutturale del comparto;

considerato che, per i motivi suddetti, il mancato riconoscimento di un congruo prezzo del latte per l'anno 2005 sta innescando una reazione a catena che rischia di degenerare in una protesta di cui è difficile prevedere le conseguenze;

ritenuto che appare ingiustificato ed anzi paradossale che, in un contesto economico in cui tutti i beni di consumo subiscono aumenti di prezzo vertiginosi, il prezzo corrisposto per il latte ovino dall'industria casearia agli allevatori sardi sia inferiore rispetto agli anni precedenti ed a quello corrisposto nel resto d'Italia;

constatato che la situazione del mercato sardo è resa anomala dal fatto che pochi industriali fanno "cartello" sul pecorino, imponendo condizioni economiche inaccettabili a danno degli allevatori;

rilevato altresì che il contesto di quasi monopolio è aggravato dal fatto che gli industriali caseari in Sardegna detengono anche  gran parte della commercializzazione del formaggio pecorino, col potere di determinarne il prezzo di vendita; 

verificato che i prezzi al consumo dei prodotti caseari appaiono esorbitanti e sproporzionati se confrontati con quanto viene corrisposto agli allevatori;

rimarcato  che gli industriali caseari giustificano l'imposizione di un prezzo così basso lamentando difficoltà nella commercializzazione dei prodotti lattiero caseari sardi;

evidenziato che tale affermazione appare contraddetta dalla constatazione che sul mercato isolano vengono immesse quantità sempre maggiori di formaggi e altri derivati del latte ovino prodotti in altre regioni italiane;

sottolineato che da questo si evince con tutta evidenza che nelle altre regioni si sono superate le difficoltà presenti sul mercato e si sono sapute adeguare produzione e commercializzazione alle rinnovate esigenze dei consumatori;

ribadito che non si possono scaricare sugli allevatori responsabilità di altre categorie che avrebbero dovuto tempestivamente adeguare la produzione lattiero-casearia e la sua commercializzazione alle rinnovate esigenze del mercato;

preso atto che le istituzioni sarde sono chiamate ad  individuare strumenti idonei  per consentire alle categorie produttive della Sardegna di affrontare con successo  la sempre maggiore concorrenzialità dei mercati che devono essere messi in grado di competere a livello planetario;

atteso che il comparto produttivo del settore agro-pastorale costituisce un asse portante della nostra economia e contribuisce a contenere il triste fenomeno dello spopolamento delle zone interne grazie alla presenza degli allevatori nelle zone più remote dell'isola,

chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale per conoscere:

- quali azioni siano state avviate per garantire ai produttori di latte ovino/caprino un prezzo congruo ed in grado di ridare vitalità, sicurezza e slancio ad un comparto essenziale del sistema economico sardo;

- quali garanzie siano state offerte relativamente al ritiro del latte ovino prodotto nell'isola da parte del sistema della trasformazione e degli industriali privati;

- quali atti siano stati intrapresi per sollecitare Bruxelles per il parere sulla Legge n. 15 del 2003;

- quali azioni siano state poste in essere per la salvaguardia dei prodotti agricoli della Sardegna.

Cagliari, 23 dicembre 2004