CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

INTERPELLANZAN. 34/A

INTERPELLANZA ATZERI sulle misure di tutela e riqualificazione della laguna di S.Gilla.

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Il sottoscritto,

premesso che da recenti notizie apparse sulla stampa, e da informazioni direttamente assunte dall'interpellante, risulta che la laguna di Santa Gilla costituisce una "bomba ecologica";

considerato che si tratta di notizie che hanno destato sconcerto e preoccupazione nell'opinione pubblica, con particolare riferimento ai cittadini cagliaritani e residenti nell'area metropolitana, tradizionalmente consumatori di muggini, anguille, cozze e arselle provenienti dalla laguna;

valutato che le concentrazioni degli inquinanti presenti nelle acque (e probabilmente anche nei fanghi e nei fondali) della laguna, e in particolare il piombo, lo zinco e le peci clorurate superano le soglie di pericolo per la salute umana, e che pertanto è indifferibile che le autorità competenti adottino provvedimenti d'urgenza tesi sia ad accertare la commestibilità del pescato, sia a monitorare lo stato di inquinamento della laguna;

considerato che, di conseguenza, è necessario un censimento dei siti di discarica e degli scarichi inquinanti che incombono sulla laguna, anche al fine di perseguire eventuali responsabili ai sensi delle normative vigenti;

ritenuto che sia indispensabile e indifferibile elaborare un serio e credibile piano di disinquinamento e di riqualificazione ambientale di tutta l'area umida che si estende dalla via San Paolo sino alle sponde dello stagno di Su Castiau di Capoterra;

ritenuto altresì che siano necessarie misure urgenti di contenimento dell'edificazione all'interno dell'area umida e anche al fine di evitare la costruzione di case e residenze dentro lo stagno (come nel caso della foce del Rio Santa Lucia), o la presenza di capannoni regionali, di impianti ittici inutilizzati e di insediamenti tecnologici di varia natura (come nel caso di Sa Illetta);

vista la generale situazione di degrado, da ricondurre all'assenza di misure di prevenzione e di controllo da parte della Regione, che ne detiene in primis la responsabilità;

constatato che la laguna produce in ogni caso pesci, molluschi e sale per uso domestico e industriale e che in particolare offre opportunità occupazionali;

considerato, infine, che la laguna svolge un ruolo di qualificazione del paesaggio e costituisce un prezioso habitat per numerose specie di uccelli acquatici, tanto

da essere unanimemente riconosciuta tra le zone umide di importanza internazionale e come tale meritevole di tutela e di promozione,

chiede di interpellare il Presidente della Regione e gli Assessori della difesa dell'ambiente e della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per sapere:
1) quali azioni si intendano intraprendere per adottare un piano urgente di disinquinamento delle acque fognarie e degli altri eventuali scarichi tossici affluenti in laguna;
2) se si intenda procedere alla bonifica dei siti di discarica secondo un calendario di lavori preciso e alle correlative operazioni di sistematico monitoraggio delle aree contaminate o a rischio;
3) se si intenda affermare la necessità di misure e di strumenti di vincolo restrittivi rispetto alle norme vigenti in materia, anche con l'istituzione di apposite Commissioni per la tutela del paesaggio;
4) se non si ritenga urgente varare l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, quale organo di riferimento di alta vigilanza per garantire la qualità dell'ambiente e della salute dei cittadini;
5) se si intenda recuperare il Piano di gestione elaborato a suo tempo nell'ambito del progetto Gilia, e di fatto disatteso, o se siano previste altre iniziative analoghe;
6) se non si ritenga indispensabile garantire alle cooperative ed ai pescatori che operano nel zona gli attuali livelli occupazionali;
7) se infine, non sia ormai indifferibile la definitiva istituzione dell'area protetta così come previsto dalla legge regionale n. 31 del 1989.


Cagliari, 11 ottobre 2004