CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 23/A
INTERPELLANZA CAPPAI - OPPI - AMADU - BIANCAREDDU - CAPELLI - CUCCU Franco Ignazio - RANDAZZO sull'erogazione dei presidi per incontinenti nella ASL n. 5 della provincia di Oristano.
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I sottoscritti,
appreso dalla stampa che la ASL n. 5 di Oristano, avrebbe avviato tramite una ditta privata, il servizio di fornitura domiciliare dei presidi per gli incontinenti (pannoloni, cateteri e traverse), escludendo la possibilità di consegnare ai pazienti la documentazione necessaria, per il ritiro presso altri fornitori;
considerato che tale iniziativa viola il fondamentale diritto del paziente sulla scelta del fornitore, del tipo di presidio, nonché il suo irrinunciabile diritto alla riservatezza leso, secondo le notizie stampa, da atteggiamenti gravissimi quale quello di alcuni trasportatori che non avendo trovato il paziente, avrebbero cercato di consegnare la fornitura ai vicini di casa, mentre altri pazienti sarebbero stati contattati telefonicamente dalla ditta inspiegabilmente venendo in possesso non solo dei loro recapiti, ma soprattutto del loro stato invalidante, altri si sarebbero visti consegnare i presidi senza averne fatto preventiva richiesta;
ritenuto che tali pazienti vivono l'incontinenza con grave imbarazzo e disagio e che tale ditta non solo ha violato il diritto alla privacy, ma anche le più elementari regole di civiltà e buon senso;
constatato che la Federazione nazionale incontinenti e l'Associazione italiana stomizzati, hanno preso posizione contro la decisione della direzione della ASL n. 5 presentando una denuncia dettagliata nel quale vengono segnalate le sopra citate irregolarità per mezzo di una durissima lettera indirizzata sia all'Assessore della sanità che al tribunale per i diritti del malato,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione
e l'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per
sapere: come mai si siano potuti verificare tali gravissimi e
incresciosi episodi, offensivi dei diritti dei pazienti che, a
cagione dell'invalidità contratta sono costretti a ricorrere agli
ausili in esame e se non ritengano opportuno, necessario e doveroso
esercitare un controllo perché ciò non si ripeta.
Cagliari, 22 settembre 2004