CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERPELLANZAN. 13/C-6
INTERPELLANZA FLORIS - MATTANA - CHERCHI Silvio sulla situazione dell'industria chimica in Sardegna.
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I sottoscritti,
tenuto conto che l'industria chimica rappresenta uno degli anelli
forti del sistema produttivo isolano, e che, anche se ha subìto in
questi anni nelle diverse realtà produttive dell'Isola un forte
ridimensionamento con pesanti ripercussioni sul versante produttivo
ed occupazionale, può e deve ancora svolgere in Sardegna un ruolo
importante nella crescita dell'intero sistema industriale
sardo;
considerato che:
- l'importanza del comparto risulta dai dati forniti dalla
Commissione Europea che pongono l'industria chimica in Europa, che
garantisce tre milioni di posti di lavoro con 24 mila imprese, di
cui il 96% sono dimensionate come piccole e medie imprese, al terzo
posto in ordine di importanza;
- l'Unione Europea è leader mondiale in materia di produzione
chimica con il 28% di quota di mercato e che questo settore è il
principale contribuente industriale al PIL europeo (2,5%) dedicando
l'1,9% dei suoi ricavi in ricerca e sviluppo;
- è necessario, per quanto attiene l'Isola, favorire una
riorganizzazione efficiente del settore in modo da sfruttare tutte
le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie, ricercando nuovi
canali di vendita dei prodotti, nuovi mercati potenziali ed un
migliore controllo della gestione con un deciso incremento della
produttività del lavoro;
- il miglioramento della presenza chimica nell'Isola e la sua
difesa non può prescindere dalla messa in campo di una nuova
politica industriale che assicuri equilibrio tra gli aspetti
industriali, ambientali e quelli inerenti la salute umana;
- a tal fine si rende necessario introdurre incentivi selettivi
mirati all'innovazione tecnologica dei siti coinvolti, affidando a
questa impostazione la qualificazione complessiva dei poli chimici
ed affrontando il problema delle infrastrutture, dei trasporti e
dell'energia;
- le azioni fondamentali da mandare avanti sinteticamente possono
essere riassunte nelle seguenti:
a) consolidamento delle politiche industriali che valorizzino il
settore chimico;
b) sviluppo dei processi collegati al settore con la trasformazione
dei servizi, della cantieristica e della logistica;
c) forte coinvolgimento delle Università sarde e della ricerca nei
processi di innovazione e di qualità che investano sulla
sostenibilità ambientale;
d) costo dell'energia;
e) priorità delle bonifiche come condizione irrinunciabile;
- in questo modo è possibile favorire la crescita dimensionale con
il rafforzamento strutturale e competitivo delle imprese
esistenti;
- all'interno della lunga vertenza per la salvaguardia e il
rilancio del settore in Sardegna si è deciso di favorire la nascita
di iniziative produttive di piccola e media dimensione in grado di
fare sistema con il tessuto produttivo preesistente;
- dopo una serie di incontri con il Governo si è individuato
nell'Accordo di Programma per la qualificazione e la
reindustrializzazione dei poli chimici lo strumento per affrontare
le situazioni di crisi delle aree chimiche presenti in Sardegna, e
nell'Osservatorio chimico il soggetto coordinatore delle attività
necessarie per promuoverne la definizione e l'attuazione;
- il 14 luglio del 2003 è stato sottoscritto a Palazzo Chigi
l'Accordo di Programma per la qualificazione e la
reindustrializzazione dei poli chimici sardi, sottoscritto dalle
Amministrazioni centrali e locali e dalle forze sociali, che ha
previsto lo stanziamento di 300 milioni di euro, dei quali 100
milioni a carico della Regione e 200 milioni a carico del Governo,
oltre agli impegni delle singole imprese;
sottolineato come ad oggi si registrano dei ritardi incomprensibili
e preoccupanti;
chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore
dell'industria:
1) per conoscere lo stato dell'arte dell'Accordo di
programma;
2) per sapere:
a) se sia mai stato riunito il Comitato di sorveglianza previsto
dagli articoli 11 e 12 dell'Accordo citato sottoscritto a Palazzo
Chigi nel luglio del 2003 e, in caso negativo, quali siano le
ragioni di tale inadempienza;
b) se non ritengano opportuno procedere alla convocazione immediata
dell'Osservatorio regionale della chimica o della Segreteria
tecnica come passaggio propedeutico all'attivazione immediata del
tavolo di confronto nazionale presso la Presidenza del Consiglio
dei Ministri;
c) se vi siano novità e quali da parte delle aziende che avrebbero
dovuto avviare tale Accordo, ad iniziare in particolare dagli
aspetti industriali più importanti riguardanti la EVC-Syndial per
il cloro-soda di Macchiareddu e Porto Torres e tra INCA
INTERNATIONAL e CFP (FLEXIBLE PACKAGING SPA), poiché ogni ulteriore
ritardo determinerebbe il rischio della perdita dei finanziamenti e
della cancellazione di questo importante strumento di rilancio del
settore in Sardegna.
Cagliari, 10 settembre 2004