CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

INTERPELLANZAN. 11/A

INTERPELLANZA CALLEDDA - CHERCHI - MARROCU - PACIFICO sul progetto di ampliamento della discarica di fanghi rossi presentato dalla Euroallumina s.p.a. al Comune di Portoscuso.
 
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I sottoscritti,

premesso che la società Euroallumina s.p.a. ha presentato al comune di Portoscuso un progetto di ampliamento della discarica per lo stoccaggio dei fanghi rossi, la cui costruzione è stata autorizzata con deliberazioni della Giunta regionale nn. 16/23 e 22/58 del 2004;
 
evidenziato che la società ha ottenuto le autorizzazioni all'innalzamento dell'attuale bacino sin dal 1993 con l'impegno a provvedere all'individuazione di un nuovo sito fuori dal comune di Portoscuso per il collocamento alternativo di tali residui di lavorazione;
 
considerato che i rappresentanti delle opposizioni del Consiglio comunale, facendosi interpreti delle preoccupazioni e delle lamentele dei cittadini dei territori interessati, hanno presentato una proposta di risoluzione, rigettata dalla maggioranza, che affermando la assoluta contrarietà alla concessione di nuove discariche sul proprio territorio sollecita la richiesta alla Regione autonoma della Sardegna ed alla Provincia di Cagliari della sospensione di ogni decisione di approvazione del progetto;
 
sottolineato che, sebbene l'ampliamento della discarica sia stato richiesto dalla società per garantire la continuità della produzione dello stabilimento e la stabilità occupazionale dei lavoratori, una significativa riduzione delle dimensioni del bacino previsto dal progetto (circa 52 ettari con un'altezza di circa 36 metri) ed un arretramento dei confini diminuirebbe il rischio di danno ambientale e di compromissione della qualità della vita dei cittadini della vicinissima frazione di Paringianu;
 
appreso che l'azienda sembrerebbe dover ricevere finanziamenti dalla Regione sarda per non meglio precisati interventi di risanamento ambientale;
 
considerata l'urgenza che vengano avviati studi tesi alla ricerca di soluzioni praticabili, quali l'inertizzazione dei fanghi associata a forme di recupero, per un collocamento alternativo di tali residui di lavorazione, come ad esempio nel ripristino ambientale delle aree minerarie dismesse,
 
chiedono di interpellare il Presidente della Regione e gli Assessori dell'industria e della difesa dell'ambiente per sapere:
 
a) quali atti intendano porre in essere per verificare la correttezza dell'iter autorizzativo della nuova discarica, sottoposto inspiegabilmente a procedura accelerata da parte della Giunta regionale;
 
b) in caso positivo, se non ritengano urgente ed indifferibile la sospensione delle decisioni assunte in assenza di una rappresentanza del Comune democraticamente eletta e la convocazione di una Conferenza dei servizi al fine di valutare le ipotesi di un impianto meno impattante (anche di ridotte dimensioni) e per predisporre un piano effettivo di recupero e smaltimento dei fanghi rossi nel rispetto del D.M. n. 471/1999 e del D.Lgsl. n. 36/2003.

Cagliari, 7 settembre 2004