CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

INTERPELLANZAN. 2/C-7

INTERPELLANZA ATZERI sul commercio illegale dei maialetti importati dall'Olanda in Sardegna.
 
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Il sottoscritto,
 
premesso che il commercio di suinetti importati dalla Germania, dal Belgio e dall'Olanda dura ormai da oltre un decennio, ma negli ultimi tre anni ha assunto proporzioni preoccupanti per intensità e continuità;
 
considerato che, da informazioni assunte, confermate poi dal lungo articolo apparso sul "Corriere della Sera" del 3 agosto c.a., risulta che:
 
- la partita di suinetti, oggetto della denuncia presentata dai Carabinieri del nucleo operativo ecologico alle Procure di Cagliari e di Tempio Pausania, proviene dall'Olanda ed è stata trasportata attraverso la linea marittima Piombino-Olbia;
- il trasporto dall'Olanda ad un macello della Provincia di Cagliari ha registrato 46 ore di viaggio per complessivi 1.500 Km., in dispregio della normativa UE che stabilisce l'obbligo di una sosta per lo scarico e il nutrimento degli animali ogni 24 ore di marcia;
- l'automezzo adibito al trasporto è risultato carico ben oltre il limite stabilito dal Cap. VI del decreto legislativo n. 388 del 1998, avendo superato del 25% il numero dei suinetti consentiti;
- vista la mancanza di soste, è possibile stimare l'esistenza di gravi condizioni igieniche e sanitarie a carico degli animali trasportati;
- l'associazione tedesca "Animal Angels" e l'Ente nazionale protezione animali hanno ripetutamente presentato in merito denunce alle preposte autorità giudiziarie;
- più in generale, i suini importati nel 2003 in Sardegna, così come emerge dall'articolo succitato, sono stati 40.938 dalla Germania, 9.635 dal Belgio e 4.803 dall'Olanda, mentre i suini importati dall'inizio del 2004 al 27 luglio scorso sono stati 6.626 dalla Germania e 2.049 dall'Olanda;
chiede di interpellare l'Assessore dell'igiene e sanità per sapere:
 
1) quali tempestive azioni intenda intraprendere per interrompere il commercio di suinetti provenienti dal nord Europa, trasportati in precarie condizioni ed in violazione delle normative del settore;
 
2) se non giudichi opportuno intervenire con urgenza e con la massima pubblicità possibile, considerati i danni che tale commercio di suinetti causa agli operatori sardi in termini di concorrenza sleale;
 
3) se, a fronte della cattiva pubblicità assunta dalla vicenda così come rappresentata da un quotidiano italiano, non ritenga indispensabile intervenire per dare il massimo risalto pubblicitario all'azione dell'Assessore in quanto è stato compiuto un danno all'immagine della Sardegna in un periodo particolare per la stagione turistica, tenendo anche conto del fatto che "su porceddu" rappresenta uno dei simboli dell'identità alimentare della nostra isola oltre che un'attrattiva consolidata in termini di promozione turistica;
 
4) se i servizi veterinari territoriali sardi, la ASL n. 8 e lo stesso ufficio veterinario della Regione siano intervenuti in merito alla vicenda, e se, in caso negativo, non giudichi opportuno verificare eventuali responsabilità;
 
5) quali iniziative intenda intraprendere per verificare se siano state introdotte malattie infettive o diffusive, e quali iniziative pubblicitarie intenda assumere per evitare che si creino condizioni di allarme sociale;
 
6) se sia a conoscenza che i porti e gli aeroporti della Sardegna risultano privi di sufficienti presìdi sanitari per il controllo della movimentazione del bestiame in entrata e in uscita dall'isola;
 
7) se non sia stato rispettato il termine di 72 ore per la macellazione, e quali iniziative intenda assumere in merito;
 
8) quali iniziative intenda intraprendere affinché anche per i suinetti sia predisposta la "carta d'identità" a tutt'oggi obbligatoria solo per i bovini;
 
9) inoltre, considerato che la vidimazione delle carni provenienti dal Nord Europa avviene con bolli delle aziende sanitarie sarde, si chiede di sapere quali garanzie siano offerte ai consumatori perché i maialetti immessi nel mercato sardo, macellati in Sardegna, ma provenienti da allevamenti stranieri, non siano spacciati per "porceddu sardu".
 
Cagliari, 3 agosto 2004