CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

PROPOSTADI LEGGE N. 291

presentata dai Consiglieri regionali

BIANCU - CACHIA - COCCO - CUCCU Giuseppe - GIAGU - MANCA - MELONI - SABATINI - SANNA Francesco - SANNA Simonetta - SECCI - UGGIAS

il 26 giugno 2007

Modifiche all'articolo 27, comma 2, lettera h), della legge regionale 29 maggio 2007, n. 2 (legge finanziaria 2007)


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RELAZIONE DEI PROPONENTI

La Costituzione italiana, all'articolo 34, tutela espressamente il diritto dei capaci e dei meritevoli a raggiungere i gradi più alti degli studi, anche se privi di mezzi.

Una piena realizzazione del diritto allo studio rappresenta anche uno degli strumenti più importanti per rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona umana e per dare attuazione, quindi, a quell'eguaglianza sostanziale tra i cittadini che è alla base dell'articolo 3 della nostra Carta costituzionale e di ogni ordinamento democratico.

Il libero accesso al sapere costituisce, infatti, il principale fondamento della democrazia e il pilastro portante dello sviluppo e della crescita di ogni popolo.

Eppure oggi, in assenza di adeguate politiche di sostegno, il diritto allo studio rischia di restare in molti casi una mera enunciazione di principio. Studiare, infatti, costa caro e non tutte le famiglie sono in grado di sostenere economicamente i figli nel loro percorso universitario.

Questa proposta di legge nasce in un momento in cui si discute di un nuovo aumento delle tasse universitarie, prospettiva che sta incontrando la ferma opposizione degli studenti e destando una forte preoccupazione nelle famiglie.

Le tasse non sono, infatti, l'unica spesa che grava su studenti e famiglie: si aggiungono a quelle per libri di testo e dispense, alle quali per i tanti studenti fuori sede si sommano le spese di viaggio e quelle di vitto e alloggio. Un investimento non certo alla portata di tutti. Senza contare che non sempre ai costi sostenuti corrisponde un adeguato livello dell'offerta dei servizi.

I proponenti ritengono che la Regione dovrebbe cercare di venire maggiormente incontro alle legittime aspettative degli studenti e fare la sua parte per scongiurare il pericolo di un nuovo aumento delle tasse universitarie, favorendo nel contempo il miglioramento dei servizi.

Per questa ragione, la presente proposta di legge introduce una modifica nella manovra finanziaria varata dal Consiglio regionale, raddoppiando i fondi a favore delle Università di Cagliari e di Sassari per gli anni dal 2007 al 2009 e prevedendo ex novo uno stanziamento di 5.000.000 di euro per l'anno 2010.

I fondi sono destinati da un lato al finanziamento dei programmi comunitari Erasmus, Socrates e Leonardo e dall'altro al miglioramento dei servizi agli studenti e alle attività di supporto alla didattica e all'internalizzazione dei due atenei.

Una parte dei finanziamenti potrà cosi essere diretta anche a coprire le spese correnti, quali ad esempio il mantenimento di tutor per la didattica, il funzionamento delle aule informatiche e dei servizi bibliotecari, le attività dei laboratori didattici, linguistici e scientifici, ma anche la copertura dell'avvio di collaborazioni studentesche.

I proponenti auspicano che la presente proposta di legge sia esaminata e approvata nel più breve tempo possibile dalla competente Commissione del Consiglio regionale e dall'Aula, in modo che l'aumento dei fondi stanziati dalla Regione a favore delle Università di Cagliari e di Sassari, scongiuri il paventato pericolo di un incremento delle tasse a carico degli studenti.

La formazione culturale e professionale delle nuove generazioni rappresenta, infatti, la risorsa più preziosa che la Sardegna ha a disposizione per programmare il suo sviluppo futuro e in una società come la nostra, basata sulla conoscenza, l'apprendimento è diventato ormai un bisogno primario dell'individuo, oltre che un diritto espressamente sancito dalla Costituzione italiana.