La legge regionale 12 luglio 2001 n. 9 ha istituito, in attuazione della legge regionale 2 gennaio 1997 n. 4, le province di Carbonia Iglesias, del Medio Campidano, dell'Ogliastra e di Olbia-Tempio.

La legge ha proceduto alla denominazione delle nuove istituzioni locali, individuando quella che territorialmente si colloca nella porzione sud-occidentale della Sardegna come "Provincia di Carbonia-Iglesias".

La presente proposta di legge rinomina la Provincia di Carbonia-Iglesias con quella che i proponenti ritengono una più corretta designazione delle entità territoriali, con valenza anche storica ed economica, che la compongono.

Viene anzitutto in evidenza il distretto territoriale del Sulcis, che definisce l'area più meridionale della provincia. Il nome di questo territorio deriva dall'antica città fenicio-punica di Sulki, latinizzato in Sulci, che corrisponde alla moderna Sant'Antioco ed alcune sue adiacenze. E' significativo che lo scrittore latino Plinio, nella sua "Naturalis istoria", attesti l'esistenza non tanto della antica città, quanto di un gruppo di abitanti della Sardegna che chiama Sulcitani. Anche il periodo medievale registra non solo un'evidenza geografica, ma anche una rilevanza amministrativa del Sulcis, che assume il profilo di curatoria giudicale.

Nella proposta di legge, al Sulcis viene quindi accostato il nome dell'Iglesiente, che certo è coronimo più recente in quanto esso si afferma, come nome regionale, tra gli operatori minerari per designare l'area della Sardegna sud occidentale in cui da secoli è fortemente concentrata la coltivazione delle miniere metallifere, principalmente di piombo e zinco.

In realtà anche questa zona, in epoca giudicale, era costituita in unità amministrativa, come "curatoria del Cixerri", il "Sigerro" del periodo pisano. La città di Iglesias, designata come capoluogo, durante il regno dei Savoia, diede il nome alla Provincia e Prefettura di Iglesias (1807-1859). Questa unità amministrativa, in realtà, unificava le realtà territoriali del Sulcis e dell'Iglesiente, corrispondendo all'incirca all'area dell'attuale provincia ed al Guspinese-Villacidrese.

E' dei proponenti la convinzione che la denominazione di "Provincia del Sulcis-Iglesiente" rispetti ed esalti sia la dimensione di identificazione territoriale, sia i precedenti della storia istituzionale dì questa porzione della Sardegna.

Il loro intento, nel suggerire la ridenominazione dell'ente locale, è mosso tuttavia da motivazioni politiche ulteriori, oltre a quelle "filologiche" testé rappresentate.

Più che l'accento sulle città probabili capoluogo della Provincia e sedi dei principali servizi di area vasta, essi ritengono infatti che la nuova istituzione locale debba esprimere, sin dal nome, un sentimento ed un indirizzo di unità delle comunità e del territorio. Si crede che l'integrazione di comunità e istituzioni locali possa meglio basarsi sul coinvolgimento con pari dignità di tutti i paesi e le città della nuova provincia, senza ammiccamenti al primato di una realtà su un'altra, o evocazioni di campanili contrapposti.

"Provincia del Sulcis-Iglesiente" esprime più compiutamente, a giudizio dei proponenti, questo spirito unitario e formula meglio l'auspicio di buon inizio della nuova istituzione locale.

TESTO DEL PROPONENTE		TESTO DELLA COMMISSIONE
Art. 1 1. Nel titolo della legge regionale 12 luglio 2001, n. 9 le parole "di Carbonia-Iglesias" sono sostituite dalle parole "del Sulcis Iglesiente".
Art. 2 1. Nel comma 1 dell'articolo 1 della legge regionale n. 9 del 2001 la lettera "a) di Carbonia-Iglesias" è sostituita con la seguente: "a) del Sulcis Iglesiente;".
Art. 3 1. Nelle disposizioni di legge e di regolamento e negli atti amministrativi già emanati all'entrata in vigore della presente legge, ogni riferimento alla Provincia Carbonia-Iglesias deve intendersi riferito alla "Provincia del Sulcis Iglesiente".