CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURAPROPOSTA DI LEGGE N. 7
presentata dai Consiglieri regionali
PISANO - CASSANO - DEDONI - VARGIU
il 15 luglio 2004
Istituzione del Museo regionale dell'emigrazione sarda nel mondo "Martino Mastinu e Bonarino Marras"
RELAZIONE DEI PROPONENTI
La finalità della presente legge è quella di recuperare la memoria dell'esperienza migratoria e raccontare attraverso voci, suoni, immagini, documenti, oggetti, le vicende di un popolo partito in massa per terre assai lontane ad offrire al mondo giovinezza, lavoro, mestiere, cultura. La finalità dell'istituzione del Museo dell'emigrazione sarda è anche quella di indurre i visitatori a farsi soggettivamente coinvolgere e ritrovare, imbattendosi nelle mille risposte che gli emigranti hanno dato al problema del cambiamento, l'ottimismo nel progettare il futuro, ma anche la ricchezza delle emozioni e commozioni che li hanno accompagnati nella partenza, nel patire il distacco dai loro familiari, dalla propria casa e dalla propria terra.
La proposta di legge prevede la costituzione di un'associazione che avrà il compito di istituire un museo che dovrà essere inteso non solo come un luogo di informazione e di memoria ma un vero sistema capace di dialogare con i visitatori : la storia non può essere statica nel tempo proprio perché cambiano le domande al passato e cambiano i soggetti che le rivolgono. La struttura museale deve essere aperta per offrire sempre nuove risposte a nuove domande e con esse gli oggetti e i documenti che le legittimano.
Il museo vuole essere un centro di ricerca permanente per analizzare i diversi aspetti dell'emigrazione, un laboratorio didattico per costruire un percorso storico di conoscenza dei territori con le mappe dei conflitti, dei confronti e delle integrazioni sociali, misurati con le testimonianze e i racconti di chi ha vissuto l'esperienza dell'emigrazione. Al proprio interno il museo dovrà avere anche una cineteca ed una biblioteca.
La sede del museo è necessariamente quella della città capoluogo proprio perché la sua funzione è anche quella di definire un luogo simbolo e tappa fissa di un itinerario nella cultura sarda. Il museo dell'emigrazione sarda nel mondo dovrà trovare una sede stabile in un immobile prestigioso tale da poter costituire una cornice adeguata all'importanza museale, possibilmente con veduta sul porto di Cagliari, proprio perché il porto è il punto struggente dell'addio, del distacco, dell'insieme delle emozioni che l'inizio della migrazione suscitava in chi ne era coinvolto.
Il Museo viene intitolato a Martino Mastinu e Bonarino Marras che costituiscono il simbolo dell'emigrazione sarda, di quella emigrazione che è stata fra tutte la più difficile, la più dolorosa quella che aveva come meta di speranza la lontanissima Argentina. Un'emigrazione che ancora oggi continua ad essere la testimonianza di grandi sofferenze. Ma anche un'emigrazione che dimostrava lo spirito di grande altruismo, di capacità di integrazione e di condivisione delle ansie di libertà di un popolo locale che si era tragicamente ed improvvisamente trovato di fronte alla tristezza della dittatura.
Martino Mastinu è uno dei 30.000 desaparecidos argentini, uccisi o spariti durante gli anni della dittatura militare, e suo cognato Mario Bonarino Marras, che venne ucciso sotto gli occhi dei familiari da un gruppo di militari, entrambi partiti ragazzini dal Comune di Tresnuraghes, per l'anagrafe italiana sono ancora vivi, proprio perché nessun atto ufficiale ne ha mai dichiarato la morte. Proprio per questa contraddizione anagrafica si ritiene che non possa esser preso a miglior simbolo dell'emigrazione sarda di chi ha dato la propria vita, scrivendo pagine dolorosissime della storia argentina e dell'emigrazione sarda e che è giusto debbano restare sempre vive nella memoria del popolo sardo.
La Regione Sardegna istituisce, con la presente legge, un'associazione con personalità di diritto pubblico, a maggioranza pubblica, che ha il compito di realizzare ed organizzare il Museo dell'emigrazione sarda "Martino Mastinu e Bonarino Marras" pensato come il nodo di una unica rete fra tutte le realtà museali regionali e nazionali dedicati al tema dell'emigrazione. L'associazione sarà costituita, nella sua fase iniziale, da alcuni soci fondatori (Regione, Federazione dei circoli sardi, Comune di Cagliari, Provincia di Cagliari, Università di Cagliari e Anci Sardegna ) che avranno il compito di studiare e proporre alla Giunta regionale il proprio statuto. Successivamente potranno aderire all'associazione altri soggetti pubblici e privati secondo le prescrizioni statutarie.
TESTO DEL PROPONENTE
TESTO DELLA COMMISSIONE
Art. 1
Istituzione dell'associazione1. La Regione autonoma della Sardegna nel riconoscere l'alto valore, storico, culturale, sociale e antropologico rappresentato dal processo dell'emigrazione sarda e al fine di tutelare e favorire la conservazione della memoria storica di un fenomeno che è anche patrimonio e risorsa del popolo sardo costituisce l'associazione "Museo dell'emigrazione sarda nel mondo Martino Mastinu e Bonarino Marras" con sede a Cagliari presso la Regione Sardegna.
2. L'associazione organizza il museo con logica a rete, rapportando con tale modalità la sede centrale di Cagliari con tutte le realtà museali e documentaristiche della Sardegna, con il Museo nazionale dell'emigrazione, con altri musei regionali e con quelli di altre nazioni a forte presenza di emigrazione sarda, in cui operano circoli e federazioni di circoli di emigrati sardi, associazioni di tutela e rappresentanza delle comunità sarde, con altre espressioni amministrative e culturali (enti locali, scuole, biblioteche, emittenti radio televisive e periodici).
Art. 2
Finalità1. L'associazione, con personalità giuridica di diritto pubblico, e a maggioranza pubblica, ha lo scopo di provvedere mediante l'istituzione e gestione di tale museo:
a) al reperimento, alla organizzazione e alla valorizzazione di materiali, documentazione e testimonianze dell'emigrazione sarda nel mondo;
b) alla organizzazione e raccolta di testimonianze fotografiche e cinematografiche (documentari, pellicole amatoriali) e film con soggetto l'emigrazione dalla Sardegna e dall'Italia , di produzione nazionale ed estera;
c) alla raccolta e sistemazione di libri e riviste, italiane ed estere, sulla materia, con particolare attenzione alla diffusione della lingua sarda nelle comunità residenti all'estero;
d) alla rilevazione, raccolta e sistematizzazione di produzione radiofoniche e televisive, teatrali, folcloristiche, della cultura, dell'alimentazione, dei rapporti economici con le altre regioni italiane e con i Paesi esteri, siti internet che abbiano un effettivo riferimento con la Sardegna e con la sua cultura ed economia;
e) la rete museale gestita dall'associazione è strutturata su specifico sito internet tale da permettere un'interazione tra il centro e le diverse sedi, nonché consentire la consultazione da parte del pubblico.
2. Il Museo dell'emigrazione sarda nel mondo "Martino Mastinu e Bonarino Marras" è dotato al proprio interno di un centro studi permanente, di un laboratorio didattico per la scuola, di una biblioteca e di una cineteca; tutto ciò con l'obiettivo di tutelare e favorire la memoria storica del più grande fenomeno sociale vissuto nell'ultimo secolo dalla Regione sarda e di riappropriarsi delle proprie radici per capire la cultura, la tradizione, lo stile e la vita, ma anche i sacrifici e le sofferenze dei sardi che hanno lasciato i propri affetti e la loro terra per raggiungere popoli e nazioni di tutto il mondo alla ricerca di un lavoro per sopravvivere
Art. 3
Composizione dell'associazione1. Fanno parte dell'associazione "Museo dell'emigrazione sarda nel mondo Martino Mastinu e Bonarino Marras" in qualità di soci fondatori:
a) la Regione Sardegna;
b) le federazioni dei circoli sardi e le associazioni di tutela;
c) il Comune di Cagliari;
d) la Provincia di Cagliari;
e) l'Università agli studi di Cagliari;
f) l'ANCI Sardegna.
2. Possono aderire all'associazione, secondo le prescrizioni statutarie:
a) gli enti locali della Sardegna;
b) i circoli e le associazioni degli emigrati sardi;
c) gli enti pubblici o privati;
d) le fondazioni;
e) i soggetti pubblici e privati del settore delle comunicazioni multimediali;
f) le scuole e le università.
Art. 4
Statuto1. I soci fondatori del museo predispongono lo Statuto e ne danno comunicazione all'Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale.
2. Lo Statuto deve prevedere un Comitato scientifico costituito da undici componenti, di cui:
a) tre nominati dalla Giunta regionale su proposta dell'Assessore regionale del lavoro;
b) due dalle Federazioni dei circoli sardi;
c) uno dalle Associazioni di tutela;
d) due dal Comune di Cagliari, sede del Museo;
e) uno dalla Provincia di Cagliari;
f) uno dall'Università agli studi di Cagliari;
g) uno dall'Anci Sardegna.
3. La Giunta regionale con proprio provvedimento stabilisce, entro novanta giorni dall'atto costitutivo del Museo, l'ubicazione della sede centrale dello stesso, sentita l'assemblea dei soci fondatori e informata la competente Commissione del Consiglio regionale della Sardegna.
Art. 5
Giornata regionale dell'emigrazione1. E' istituita la giornata regionale dell'emigrazione che viene celebrata annualmente il 7 luglio, giorno dell'anniversario della uccisione di Bonarino Marras e della scomparsa di Martino Mastinu avvenuta a Buenos Aires il 7 luglio del 1976, che rappresenta il giorno della memoria di tutti i sardi, in qualunque parte del mondo si trovino, su quello che ha rappresentato e rappresenta ancora oggi l'emigrazione sarda.
2. L'associazione "Museo dell'emigrazione sarda nel mondo Martino Mastinu e Bonarino Marras " propone entro il 31 gennaio di ogni anno il programma delle manifestazioni della "Giornata regionale dell'emigrazione" all'Assessore regionale del lavoro che lo sottopone all'approvazione della Giunta regionale entro il 31 marzo successivo.
3. L'associazione "Museo dell'emigrazione sarda nel mondo Martino Mastinu e Bonarino Marras" organizza ed esegue il programma delle manifestazioni riferite alla "Giornata regionale dell'emigrazione" che si svolgono nella giornata del 7 luglio e che possono avere anche una articolazione in più sedi di diverse città dell'isola.
Art. 6
Norma finanziaria1. Gli oneri derivanti dall'applicazione della presente legge sono valutati in euro 1.000.000 per l'anno 2004 e in euro 500.000 per gli anni successivi.
2. Nel bilancio della Regione per gli anni 2004-2006 sono apportate le seguenti variazioni:
In aumento
10 - LAVORO
UPB S10.039 -Interventi a favore degli emigrati ed immigrati.
2004 euro 1.500.000
2005 euro 500.000
2006 euro 500.000
In diminuzione
03 - BILANCIO
UPB S03.006 - Fondo nuovi oneri legislativi - Parte corrente
2004 euro 1.500.000
2005 euro 500.000
2006 euro 500.000
2. Per l'attuazione della legge negli anni successivi si provvede in sede di predisposizione dei relativi bilanci.