CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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I componenti di centrosinistra della Commissione urbanistica ed il gruppo tecnico allargato: “Non ci sono cementificatori e difensori del paesaggio”. Le dimissioni del Presidente presentate su un fatto marginale quando la legge urbanistica era ormai in porto
Cagliari, 26 novembre 2008 - I componenti del centro sinistra in
seno alla Commissione urbanistica e l’intero Comitato tecnico che ha lavorato
alla legge, respingono l’assioma di un dualismo nel centro sinistra fra
“cementificatori e difensori del paesaggio”. Lo hanno ribadito con forza nel
corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte esponenti del
Partito Democratico, del Partito Socialista, di Sinistra Autonomista e di Italia
dei Valori. Al tavolo Silvio Lai, Giuseppe Pirisi, Pierangelo Masala, Peppuccio
Fadda, Giommaria Uggias e Salvatore Mattana.
Come ha spiegato Silvio Lai, “non esiste alcuno scontro fra presunti
cementificatori e presunti difensori del paesaggio”, Il lavoro fatto dal
Comitato tecnico costituito nel centrosinistra per la legge urbanistica è stato
buono e importante. Mancavano solo due articoli all’approvazione di una legge di
grande rilievo e importanza e alcuni emendamenti che non incidono affatto nella
difesa dei territorio. Non vi sono ragioni di merito reali per una decisione
così importante e grave, è stato detto: “siamo preoccupati e respingiamo con
fermezza le accuse di trasversalità”. Come è stato ripetutamente affermato in
aula, abbiamo mantenuto la linea che difende il PPR che deve essere attuato però
con le regole della nuova legge.
“Avevo immaginato che oggi sarei venuto a questo incontro per parlare della
legge urbanistica approvata –ha detto Giuseppe Pirisi, relatore in aula del
provvedimento - Il lavoro che ha portato avanti il gruppo tecnico è stato molto
proficuo”. Per Pirisi “sembra quasi che si sia voluto cercare il casus belli”.
Nel corso di tutta la discussione “si è sempre cercata e trovata una sintesi fra
le varie posizioni: dire oggi che la guerra è fra cementificatori e difensori
del paesaggio non sta in piedi”. “Non una contrapposizione fra progressisti e
conservatori”. Il PPR, è stato detto, deve essere il frutto di un ampio consenso:
regole rigide ma col consenso: “questa è una legge innovativa e moderna:
incomprensibile un irrigidimento su questo punto”.
Per Giommaria Uggias, “il gruppo tecnico ha sempre cercato di ricucire anche di
fronte a una decisione inattesa”.
“Siamo perfettamente d’accordo sul programma di governo –ha detto Pierangelo
Masia; il problema nasce sul metodo di governo. Abbiamo fatto un lavoro immane
per ricucire contro chi voleva sempre scucire”.
Per Salvatore Mattana, che la competenza del PPR sia in capo alla Giunta è
chiaro, ma deve essere fatto con le nuove regole. “E poi nella difficilissima
economica e sociale della Sardegna ci vuole un richiamo alla responsabilità”.
“Stiamo lavorando con tutta la sinistra ad allargare il consenso per far fronte
ad una crisi grave. Le dimissioni un atto inatteso.
Infine per Gavino Manca, contrariamente alle attese, lo strumento urbanistico
non è stato utilizzato per ricompattare ma per dividere.
In conclusione Silvio Lai ha auspicato una più approfondita riflessione da parte
del presidente. (lp)