CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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L’on. Mariuccia Cocco lascia il gruppo del Pd e entra a far parte del gruppo misto
Cagliari, 26 novembre 2008 - “Prima di tutto una premessa: non c’è
nessun legame tra la mia decisione e le dimissioni del presidente Soru”.
Lo ha detto la consigliera regionale Mariuccia Cocco che ha annunciato,
stamattina in una conferenza stampa, di lasciare il gruppo del Pd per entrare a
far parte del gruppo misto.
“Passo al gruppo misto - ha detto – perché sono profondamente delusa da quello
che sta succedendo nel partito democratico sia a livello nazionale che
regionale”.
Quando è nato il PD –ha aggiunto – speravo in un “partito nuovo” , che
governasse in modo diverso. Invece a livello nazionale il nuovo partito si è
rivelato un “tritacarne” senza riferimenti culturali.
Molto dura anche l’analisi fatta dalla consigliera regionale sul Pd sardo. “In
Sardegna non esiste democrazia reale, ci sono troppe beghe interne, manca la
prassi politica, a volte si sfiora l’avanspettacolo.
Insomma, per Mariuccia Cocco l’aria è irrespirabile e all’interno del PD le
ripicche e i dispetti sono all’ordine del giorno.
Quindi una politica lontana dalla gente e non fatta per soddisfare i bisogni
della gente. Lo stesso Welfare del presidente Soru (come si vede nella
Finanziaria dove si precvedono 100 euro per bebè) è di tipo assistenziale. Noi
auspichiamo, invece, un Welfare partecipativo dove contino i diritti e i doveri
delle persone.
Mariuccia Cocco, però, non è d’accordo sul valutare “fallimentare” la
legislatura del presidente Soru. Sono state fatte buone cose – ha detto – spesso
passate in secondo piano rispetto alle beghe interne.
Per l’ex consigliera della Margherita si è fatto poco per l’occupazione e
pochissimo per rispondere alle istanze della gente.
Passo al gruppo misto – ha concluso la consigliera regionale – perché il
centrosinistra ha fallito. Ho bisogno di un momento di riflessione per decidere
cosa fare in futuro anche perché non è più possibile essere “imbavagliata”
all’interno della maggioranza. (R.R.)