CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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La Commissione Sanità approva una risoluzione sulla situazione dei servizi sanitari nel territorio della Barbagia di Seulo.

 

Cagliari, 4 novembre 2008 - La commissione Sanità, presieduta da Nazareno Pacifico (PD), ha approvato una risoluzione sulla situazione dei servizi sanitari nel territorio della Barbagia di Seulo.
Nella risoluzione si invita la giunta regionale a dotare il presidio ospedaliero di Isili di tutte le risorse umane e tecnologiche indispensabili a garantire la qualità e la sicurezza delle prestazioni diagnostiche e terapeutiche, a promuovere la massima integrazione tra i diversi livelli di offerta dei servizi nel territorio e ad attivarsi per garantire la certezza della prenotazione per i territori che hanno difficoltà ad ottenere prestazioni specialistiche.
L’organismo consiliare chiede, inoltre, all’esecutivo di completare tutte le strutture ambulatoriali già presenti nel territorio della Barbagia di Seulo dotandolo di tutte le specialità richieste e di tutte le strumentazioni necessarie, in particolare dell’ecografo. Si garantirebbe così la continuità nelle prestazioni specialistiche ambulatoriali permettendo ai cittadini di essere curati direttamente nel territorio di appartenenza.
Un’altra richiesta della commissione, contenuta nella risoluzione, è quella di potenziare e razionalizzare il servizio di guardia medica, provvedendo, in particolare ad istituire un servizio di guardia medica pediatrica.
I commissari hanno chiesto alla giunta di intraprendere tutte le iniziative necessarie per realizzare nel territorio un servizio di elisoccorso che garantisca l’intervento in tempi ottimali.
Il territorio della Barbagia Seulo (appartenente alla Asl 8 – distretto di Isili), come è emerso anche durante l’audizione degli amministratori di Sadali, Seulo ed Esterzili, risente di una situazione di grave isolamento geografico rispetto al presidio “San Giuseppe” di Isili di cui fa parte.
Le strade per raggiungere tale ospedale, infatti, sono tortuose e, in caso di emergenza, il malato è costretto a subire lunghi spostamenti prima di poter arrivare al nosocomio. Inoltre, il presidio non dispone di un pronto soccorso efficiente e in grado di poter far fronte alle richieste. (R.R.)