CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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Referendum: “Un No di sinistra ai quesiti su Abbanoa e Ppr”, conferenza stampa dei leader del Prc. “Visto che il centrosinistra non si fa carico della battaglia lo facciamo noi”
Cagliari, 1° ottobre 2008 - Luciano Uras: “Abbanoa: un referendum
pasticciato, pasticcione inutile perché non coglie alcun obiettivo. Non vogliamo
difendere l’inefficienza di Abbanoa, ma difendere la proprietà pubblica
dell’acqua e la gestione senza parcellizzazione”.
Luigi Cogodi: “Ppr, un referendum altrettanto dannoso come per l’acqua:
pasticciato e inutile. Non ci tireremo indietro, andremo a votare per esprimere
un “No di sinistra”.
Nel corso di una conferenza stampa, il capogruppo del Prc in Consiglio regionale
Luciano Uras, l’ex parlamentare Luigi Cogodi, il segretario regionale del Prc,
Michele Piras hanno illustrato i motivi che spingono Rifondazione comunista a
battersi apertamente per il “no” al prossimo referendum non rinunciando al voto,
ma esprimendo con chiarezza i propri motivi contrari alla abrogazione delle
norme in questione. Al loro fianco i consiglieri regionali Paolo Pisu e Ciriaco
Davoli.
Come ha ricordato Uras bisogna dire decisamente no ad un ritorno al passato, per
quanto concerne la gestione dell’acqua, e cioè ad una parcellizzazione delle
autorità di gestione (con tutti i costi e gli stipendi da difendere). Come ha
spiegato Uras i referendum non hanno nulla a che vedere con la società di
gestione, la sua esistenza e la sua operatività: i referendum non intaccano
minimamente Abbanoa e le sue gravi inefficienze. I referendum hanno solo un
obiettivo: “quello di ottenere la moltiplicazione delle autorità d’ambito, dei
loro presidenti e dei loro organismi, a quindi anche delle retribuzioni,
aggiungendo nuovi costi a quelli esistenti”.
Sul Ppr, molto duro anche Luigi Cogodi: “No in risposta ai quesiti referendari,
perché bisogna contestare decisamente la deleteria pratica politica della
democrazia passiva, con esclusione della partecipazione attiva delle istituzioni
di base e del popolo”; “ma anche perché le leggi buone ma non sufficienti, le
leggi buone ma male interpretate, devono essere migliorate, non eliminate e
neppure passivamente ingessate”. Non è ammissibili, ha detto Cogodi, che le
leggi approvate da una maggioranza parlamentare non vengano difese davanti al
popolo. E’ un atteggiamento a dir poco strampalato”.
Sulla stessa linea Michele Piras: “Visto che il Centrosinistra non si è fatto
carico di una battaglia di cui doveva farsi carico, cercheremo di sopperire a
questo deficit del Centrosinistra”. Ma Piras ha rincarato: non si comprende più
che tipo di coalizione sia ormai questa, pertanto non si può più dare nulla per
scontato. “Il nostro No attivo (non passivo) sono parte integrante di un
progetto politico che Rifondazione propone a tutti: porre al centro una nuova
Rinascita, un nuovo progetto di sviluppo. Oggi bisogna riprendere in mano la
stagioone dell’Autonomia e della Rinascita”.
(lp)