CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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Non ci può essere discriminazione tra facoltà tecnico-scientifiche e umanistiche negli assegni di merito per incentivare gli studi universitari. L’on. Liori ha presentato una proposta di legge per modificare il disposto in Finanziaria.
Cagliari, 29 agosto 2008 - Perché, nella distribuzione degli
assegni di merito (Finanziaria 2008) per incentivare gli studi universitari si
vuol dare priorità agli studenti iscritti nelle facoltà tecnico-scientifiche? E’
una discriminazione, dice l’on. Antonello Liori (An), che ha raccolto le
lamentele del mondo studentesco. Condivisibile l’iniziativa della Regione, che
ha destinato 10 milioni nel 2008 e ne prevede 15 per il 2009, per favorire gli
studenti meritevoli (è richiesta una media di profitto del 27 e la regolarità
degli esami); ma gli studi universitari vanno incentivati rispettando gli
interessi dei ragazzi: “se c’è bisogno di biologi, chimici o ingegneri, anche le
facoltà umanistiche sono chiamate a un ruolo importante nella formazione di
nuovi professionisti: basti pensare agli archeologi e tutti coloro che
partecipano alla valorizzazione del territorio”, ha spiegato il consigliere di
Alleanza nazionale , che ha presentato una leggina (un solo articolo di quattro
righe) che prevede di abrogare, appunto, la priorità dei corsi di laurea in
materie tecnico-scientifiche.
Alla conferenza stampa convocata da Liori hanno partecipato alcune sigle
studentesche, che hanno condiviso il provvedimento.
L’on. Liori ha sottolineato un altro aspetto “critico”: la gestione degli
assegni di merito, in carico della Regione “anziché all’Ersu (l’ente regionale
per gli studi universitari), che introduce, a nostro avviso, criteri di natura
clientelare”. La Regione non dovrebbe decidere su iniziative che intervengono
nel corso di studi, dice Liori, ricordando come le università dipendono dal
ministero. Se lo stanziamento delle risorse dimostra la sensibilità a favorire
gli studi, i cui costi sono spesso eccessivamente onerosi per le famiglie, è la
stessa università che, a rigor di logica, deve operare le scelte nel rispetto
delle finalità del provvedimento.
Il miglioramento dei servizi e della didattica restano, comunque, i grossi nodi
da sciogliere.
Gli assegni di merito prevedono seimila euro per i fuori sede e tremila euro per
i residenti e premiano il profitto scolastico dei nuovi iscritti (curriculum
scolastico) e degli studenti che frequentano i corsi di laurea. (adel)