CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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Presentato in Consiglio il nuovo volume degli “Acta Curiarum” = Il presidente Giacomo Spissu: “Un importante progetto avviato nel 1983 di cui siamo fieri”
Cagliari, 4 luglio 2008 - “Siamo fieri di questo importante
progetto, avviato nel 1983 al quale in questa legislatura si è cercato di dare
una accelerazione”, lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, on.
Giacomo Spissu, aprendo questa mattina il convegno per la presentazione del
volume degli Atti del parlamento sardo in epoca spagnola, curato da Leopoldo
Ortu dell’Università di Cagliari. “Senza enfasi –ha ricordato il presidente del
Consiglio- si può affermare che questa è una delle opere più importanti di
ricerca storica portate avanti nell’area del Mediterraneo, e rappresenta
certamente il maggior impegno editoriale del Consiglio”.
Il nuovo volume degli atti del Parlamento sardo è dedicato al parlamento del
viceré Giovanni Coloma Barone d’Elda, tenutosi fra il 1572 ed il 1574. Tre i
relatori: Francesco Artizzu, già professore delle istituzioni giuridiche ed
economiche della Facoltà di Magistero dell’Università di Cagliari e vice
presidente della Deputazione di storia patria; Antonello Mattone, professore
ordinario di storia delle istituzioni politiche e direttore del Dipartimento di
storia dell’Università di Sassari; Luigi Lotti, professore emerito di storia
moderna e contemporanea della Facoltà di Scienze politiche dell’Università di
Firenze.
Un’opera molto significativa ha detto Francesco Artizzu nella sua presentazione
che ha affrontato le origini storiche delle istituzioni parlamentari (ed ha
sottolineato “l’importante lavoro svolto da Leopoldo Ortu grazie che
contribuisce in modo significativo a comprendere la vita sociale ed economica
dell’epoca grazie agli atti del Parlamento di Coloma”.
Sulla funzione dei Parlamenti dell’epoca spagnola si è soffermato anche
Antonello Mattone, per il quale si può intravedere in nuce negli atti degli
Stamenti una sorta di difesa costituzionale del Regno attraverso la costruzione
di regole. Esprimendo il proprio apprezzamento per il lavoro svolto con questo
volume, ha detto che le fonti ricostruite arricchiscono e correggono molti
luoghi comuni sulla Sardegna dell’epoca.
Analogo apprezzamento da Luigi Lotti, per il quale tali fonti sono importanti
“non solo per i loro aspetti istituzionali, ma anche per le implicazioni di
carattere sociale che esse ci mostrano”, sottolineando come i Parlamenti sardi
testimonino “la capacità di difesa della propria identità statuale da parte dei
sardi”, ha ribadito la forza della testimonianza sociale.
Con grande emozione, il curatore del volume, Leopoldo Ortu ha ringraziato i
relatori per gli apprezzamenti espressi, ed un ringraziamento particolare ha
rivolto alla presidenza del Consiglio regionale per l’importanza del progetto
che si sta portando avanti dal 1980.
(lp)