CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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Dopo il pronunciamento della Corte costituzionale che boccia la finanza creativa del bilancio regionale, An chiede di modificare la Finanziaria 2008. Presentata una proposta di legge. Diana: preoccupano le proposte della Giunta (agire sui residui) e del capogruppo Pd (tagliare la spesa).

 

Cagliari, 27 giugno 2008 - Mettere in ordine il bilancio regionale dopo il pronunciamento della Corte costituzionale che boccia la finanza creativa della Giunta (l’iscrizione nelle entrate di spettanze future): lo chiede il gruppo di An, che ha presentato, in tal senso, una proposta di legge (Diana e più).
Si tratta di una leggina tecnica, che l’on. Diana ha illustrato in conferenza stampa. “Pensiamo che non sia possibile amministrare con un bilancio falso – ha detto – ed è esclusiva competenza del Consiglio intervenire”. Dalla Giunta arrivano notizie di una sorta di operazione interna, a valere sui residui. “Riteniamo – ha aggiunto Diana – che la strada non sia percorribile. I residui riguardano finanziamenti supportati da leggi. Lo stesso ex assessore Pigliaru, che aveva annunciato di voler fare pulizia, non è stato in grado di portare avanti, per l’esistenza di vincoli, l’operazione”. Da parte sua, invece, il capogruppo del Pd dà una diversa versione della medicina necessaria: tagliare la spesa. “Riferita ad una Giunta incapace di spendere (i dati sono allarmanti, alcuni assessorati sono fermi al 2 per cento delle risorse disponibili), la proposta – afferma Diana – è verosimile, ma, insieme, sconcertante. Ci preoccupa anche il patto di stabilità (cioè l’equilibrio tra spesa corrente e investimenti) che potrebbe ridurre la massa disponibile”.
An chiede, dunque, di mettere a posto i conti secondo la procedura più trasparente e certa: il ritorno in aula del bilancio per una soluzione (compresa la contrazione di mutui) “di cui il Consiglio ha competenza esclusiva”.
L’on. Diana ha informato il presidente Spissu dell’iniziativa, chiedendo che l’argomento venga inserito all’ordine del giorno della prossima tornata consiliare.
“Il presidente Soru e l’assessore Secci – dice l’on. Liori – dovranno prendere atto che, a questo punto, non c’è stato alcun risanamento del deficit. Senza l’iscrizione di tributi spettanti in anni futuri, il debito ritorna ai livelli originari senza alcun miglioramento. Mentre la politica degli investimenti e, di conseguenza, l’economia sarda hanno sofferta per i tagli, spesso indiscriminati. E questa l’ennesima sconfitta della linea Soru”. (adel)