CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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Associazioni dello spettacolo alla Ottava commissione: “Rivedere i criteri e le modalità del progetto Un’Isola in Festival”.
Cagliari, 18 giugno 2008 - Appello alla Ottava commissione
consiliare, Cultura e spettacolo, presieduta da Peppino Balia (Sdi) da parte di
alcune associazioni dello spettacolo perchè siano rivisti i criteri metodologici
del progetto “Un’Isola in festival” che ha l’obiettivo di sostenere interventi
in materia di attività culturali e dello spettacolo, a valere sul Fondo presso
il Ministero istituito dalla legge 296/2006. E’ stato illustrato nel corso di
una audizione da alcuni rappresentanti del settore che lamentano come non siano
state adeguatamente valorizzate le professionalità e la qualità delle proposte
artistiche, ma siano state inserite nel programma enti e organismi fra i più
disparati, come le pro loco, case discografiche, società di servizi.
All’incontro hanno partecipato Ornella D’Agostino, dell’Associazione di danza
“Carovana”, Maria Assunta Calvisi, dell’ “Effimero meraviglioso”, Rodolfo
Bernardinelli della compagnia “Il cocomero”, Stefano Ledda del Teatro del Sale,
Monica Pistidda, della compagnia “Il Cocomero”.
“Non si tratta di una protesta da parte di chi è rimasto fuori, perchè molte
delle compagnie che hanno sottoscritto questo appello sono all’interno del
progetto –è stato precisato- si tratta di una presa di posizione sulla
metodologia seguita che non ha coinvolto le realtà dello spettacolo in vista di
un progetto importante e ambizioso”. Se il progetto del 2007 è stato frettoloso
per i tempi ristretti a disposizione, di fatto il programma 2008 “ancora una
volta non tiene conto della distinzione fra operatori professionisti e
amatoriali, e non individua una strategia che non sia discriminante nei
confronti di nessuno ma sappia metterle in relazione con le dovute
differenziazioni di contesto e di ruolo”.
Si tratta di un progetto molto ambizioso e molto importante, ha specificato
Ornella D’Agostino e non vorremmo certo perderlo. “Su questa vicenda e sulla
nostra iniziativa –ha precisato Assunta Calvisi- si è strumentalizzato. Alcune
delle nostre associazioni sono inserite nel programma, quindi non si tratta di
un’azione da parte di chi non c’è e vuole esserci. Ciò che si contesta è la
metodologia seguita”. E Stefano Ledda (Teatro del sale) “Stiamo soccombendo
davanti a un sistema che non tiene conto delle specificità dell’arte e della
cultura, e soprattutto delle piccole realtà che operano con gravi sacrifici”.
Cosa chiedono le associazioni di teatro presenti all’audizione: “annullare
l’intero procedimento di selezione dei progetti ammessi, coinvolgere il comparto
dei professionisti nella specificazione delle azioni e delle modalità
coerentemente con gli obiettivi del programma, nominare una nuova commissione
che sappia rivalutare tutti i progetti presentati da organismi professionistici
dello spettacolo alla luce di criteri trasparenti”.
A conclusione dell’incontro, il presidente Balia, ha assicurato che la
commissione esaminerà in una delle prossime riunioni il problema per assumere,
nell’ambito delle proprie competenze, le iniziative conseguenti.
(lp)