CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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L’assessore all’agricoltura: “Necessari interventi articolati contro il caro gasolio” = Il presidente Licheri protesta contro le assenze dei consiglieri della maggioranza = Rinviato al pomeriggio l’esame di una Risoluzione sulla crisi nella Pesca .
Cagliari, 18 giugno 2008 - Audizione davanti alla Quinta
commissione, Agricoltura e pesca, presieduta da Paolo Antonio Licheri (Sa)
dell’assessore Francesco Foddis, invitato a riferire sulle iniziativa che la
Giunta sta conducendo per far fronte alla grave emergenza per il settore della
Pesca causato dal caro gasolio.
L’assessore ha esordito sottolineando le forti difficoltà che il comparto sta
attraversando e che sono accentuate dall’emergenza del costo del carburante che
pesa fortemente sull’intera flotta sarda. Sottolineando che il problema è comune
a tutte le regioni ed anzi addirittura a livello europeo, Foddis ha premesso che
tuttavia la flotta sarda è più pesantemente penalizzata a causa della sua
vetustà (motori più lenti e a più elevato consumo) e natanti pesanti, aspetto
che incide negativamente anch’esso. Il prezzo del gasolio, ha aggiunto Foddis, è
cresciuto negli anni più recenti del 240%, salendo da 40 centesimi di euro al
prezzo odierno di oltre 1 euro.
L’assessore ha illustrato l’esito degli incontri che si sono svolti nei giorni
scorsi prima con il ministro competente e gli assessori alla Pesca di tutte le
Regioni, quindi della riunione di Venezia cui hanno partecipato altri paesi
della Ue. I problemi della pesca sono numerosi e quello del gasolio è solamente
l’ultimo in ordine di tempo. Il problema va quindi affrontato in modo articolato
con molteplici misure. Una di queste e probabilmente la più efficace
nell’immediato potrebbe essere quella di attivare a livello nazionale delle
assicurazioni contro la fluttuazione del prezzo del carburante, per mettere al
riparo gli operatori dagli aumenti, e intervenire con agevolazioni o contributi
da parte dello Stato o delle Regioni sul costo di tali assicurazioni.
Una iniziativa in questa direzione è stata assunta dalla Francia che tuttavia è
incorsa per questo nelle sanzioni della Commissione europea che le ha intimato
di chiedere la restituzione degli incentivi assegnati. Tuttavia, si potrebbe, ha
affermato Foddis, avviare insieme agli altri Paesi il “Blocco di minoranza”
previsto dalle norme comunitarie per impedire l’avvio delle procedure di
infrazione da parte della Comunità. Per le riserse necessarie a far fronte ai
contributi sulle assicurazioni, ha detto ancora l’assessore, sarebbe tuttavia
necessario incrementare adeguatamente il Fondo europeo per la pesca (FEP). Nel
periodo transitori, comunque, è stata anche individuata la possibilità di
avviare, sempre a livello nazionale, “un fermo tecnico” delle attività di pesca,
sulla stregua del “fermo biologico”, che consentirebbe di intervenire con
incentivi a favore sia degli armatori e sia degli equipaggi.
Ma in parallelo dovrebbero essere avviate anche iniziative più strutturali,
quale la rottamazione delle flotte più vecchie, sempre attraverso incentivazioni
a carico del FEP. “Si pensi –ha ricordato Foddis- che la nostra flotta ha
mediamente 28 anni, contro i sette di quella francese”. Infine si sta lavorando,
ha ricordato Foddis, per alleggerire il costo dell’intermediazione commerciale,
con l’istituzione di depositi di distretto di pesca (uno per ogni distretto
esistente in Sardegna) gestiti direttamente dagli organismi di gestioni previsti
dalla normativa regionale. Questi potrebbero trattare direttamente col
produttore l’acquisto del carburante da stoccare nei rispettivi depositi
(mediamente della grandezza di 30 mila litri ciascuno e ne occorrerebbero due
per ogni distretto). Questo nella consapevolezza tuttavia che la cosa apre un
contenzioso in altri settori come quello appunto della intermediazione
commerciale, perchè i distributori di carburante si vedrebbero privare di quote
significative di mercato.
Con varii quesiti e riflessioni sono intervenuti numerosi consiglieri: Onorio
Petrini (Fi), Silvestro Ladu (Forza Paris), Giovanni Moro (An), Nello Cappai
(Udc), Alberto Sanna (Pd), Giuseppe Atzeri (Psd’Az) tutti preoccupati, pur con
diversi accenti, dell’emergenza e dell’urgenza del presente che deve comunque
essere affrontata con efficacia.
A conclusione dell’incontro il Presidente della Commissione, Paolo Antonio
Licheri, ha espresso tutto il proprio rammarico e forti riserve per la scarsa
attenzione manifestata dei componenti della maggioranza in seno alla Commissione
che non hanno garantito la propria costante presenza ai lavori, impedendo di
fatto, come ha sottolineato Licheri, che si potesse mettere ai voti una
risoluzione sull’argomento Pesca. L’esame del documento è stato quindi rinviato
a questo pomeriggio.
(lp)