CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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VISITA DELLA DELEGAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO IN
CONSIGLIO REGIONALE
(1 Segue)
Il Presidente Giacomo Spissu agli europarlamentari: “La diseconomie
dell’insularità sarda devono essere al centro dell’attenzione
dell’Europa” = Paolo Antonio Licheri: “L’agricoltura e la pesca
vivono una crisi profonda” = Alessandro Frau: “Necessari contatti
diretti e privilegiati con Bruxelles”
Cagliari, 12 giugno 2008 - Le difficoltà della Sardegna derivanti
dalle sue condizioni di insularità e dalle conseguenti pesanti diseconomie, al
centro dell’incontro che si sta svolgendo in Consiglio regionale con una ampia
delegazione dei parlamentari europei componenti le Commissioni Agricoltura e
Pesca aderenti al Pse. Con il Presidente del Consiglio regionale, Giacomo Spissu,
il Presidente della Regione Renato Soru, e i presidenti delle Commissioni
consiliari all’Agricoltura, Paolo Antonio Licheri, e alle Politiche comunitarie,
Alessandro Frau, sono presenti Bernadette Bourzai, vice presidente della
commissione Agricoltura, dell’Europarlamento e Heinz Kindermann, coordinatore
del gruppo Pse nella commissione Pesca. Insieme a loro, l’Assessore regionale al
Lavoro, Romina Congera, i consiglieri regionali componenti le due commissioni
consiliari e numerosi parlamentari europei. Fra esse Giovanna Corda, sarda,
eurodeputata eletta in Belgio.
Tutto incentrato sulla necessità di interventi mirati da parte della Unione
europea e di una maggiore attenzione alla peculiarità della situazione sarda,
l’intervento di apertura del Presidente del Consiglio regionale, Giacomo Spissu,
che ha portato il saluto dell’Assemblea regionale ai numerosi ospiti.
Dopo aver sottolineato con forti accenti le conseguenze che derivano dalla
situazione di insularità che condiziona fortemente lo sviluppo economico e
civile della Sardegna, il presidente del Consiglio regionale ha posto l’accento
sulla questione degli aiuti comunitari che devono tenere conto, non solo del
fattore isolamento dal resto dell’Europa, ma anche dei problemi che derivano
dalla situazione orografica e della disomogenea distribuzione della popolazione.
“Tutto ciò –ha detto Spissu- spesso determina difficoltà anche forti nel
riuscire a cogliere appieno le opportunità che possono derivare dagli interventi
comunitari”, interventi che tuttavia privilegiano certi parametri di efficienza
rispetto alle specificità geografiche di base, che richiederebbero interventi
più mirati, che tengano conto delle peculiarità territoriali e locali.
L’agricoltura e la pesca, ha detto Spissu, soffrono di una crisi che affonda le
radici in un lontano passato, e tuttavia sono ancora oggi settori in primo
piano. Soprattutto in queste direzioni occorrono interventi mirati, che tengano
conto non solamente delle carenze sistemiche ma anche delle emergenze derivanti
da cause economiche internazionali: è il caso del caro-carburanti che incide in
Sardegna più fortemente che altrove.
Nel concludere il proprio intervento, il Presidente Spissu, ha quindi auspicato
che l’incontro odierno possa consentire di allacciare in modo più stabile una
rapporto diretto col Parlamento europeo, ringraziando tutti gli intervenuti ed
in particolare l’On. Giovanna Corda.
E’ stata proprio quest’ultima a prendere la parola, ricordando le proprie
origini sarde e il suo attaccamento a quest’Isola. “Poichè non vi sono a causa
della attuale legge elettorale parlamentari europei eletti in Sardegna, voglio
farmi carico io dei problemi della mia terra”.
“Vogliamo essere l’interfaccia fra voi e Bruxelles” ha proseguito Corda.
Sottolineando l’importanza dei settori dell’allevamento ovi-caprino che
rappresenta un connotato peculiare dell’economia della Sardegna, Corda ha
ricordato che sarà cura delle Commissioni agricoltura e pesca intervenire nella
direzione di un maggiore equilibrio degli interventi anche rispetto al settore
vaccino.
Nel portare il proprio saluto, Bernadette Bourzai, vice presidente della
Commissione Agricoltura di Strasburgo, ha manifestato lo specifico interesse da
parte degli eurodeputati a conoscere di persona i problemi di questa regione che
invece a Bruxelles arrivano sempre in maniera filtrata. Ricordando di essere
originaria anche lei di un territorio montagnoso e in difficoltà della Francia,
la Bourzai ha sottolineato la propria contrarietà di una certa politica
Comunitaria che propone il “disaccoppiamento” degli interventi europei, che
invece devono essere flessibili e differenziati.
La crisi profonda dell’Agricoltura sarda è stata illustrata da Paolo Antonio
Licheri, presidente della V commissione consiliare. Una crisi ha detto “che è
particolarmente accentuata da fattori emergenti come l’indebitamento delle
aziende, il caro carburante, il meccanismo penalizzante delle quote latte. “Non
bastano le risposte annunciate a lungo termine –ha detto Licheri- ma servono
interventi urgenti”
Quindi l’intervento del presidente della II commissione consiliare, Alessandro
Frau, che riferendosi alla questione dell’isolamento e del mercato ristretto già
citati, ha sostenuto l’esigenza di un”modello produttivo e di sviluppo
imperniato sulla qualità e sulla sostenibilità ambientale” che rendono necessari
vincoli comunitari maggiormente flessibili sulla base delle specificità. Per
sostenere i sistemi economici in crisi, ha ricordato Frau, servono strumenti che
guardino non solamente agli indicatori economici ma anche agli indicatori
sociali.
Il dibattito prosegue.
(LP)