CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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Formalizzata l'adesione tecnica di Marracini e Renato Lai all'Udc, sulla strada di una più solida Unione di Centro. Mano tesa a Psd'Az e Riformatori.

 

Cagliari, 8 maggio 2008 - Adesione tecnica di due consiglieri ex Udeur, Sergio Marracini e Renato Lai, all'Udc, che diventa laboratorio politico dell'Unione di Centro. Oggi, in conferenza stampa, la presentazione ufficiale e le motivazioni che ispirano il dialogo con le altre forze dell'area "moderata, cattolica, autonomista e progressista".
Percorso iniziato da tempo - ha spiegato l'on. Marracini - ma interrotto per le vicende nazionali che hanno portato alle elezioni. Udc che andrà avanti su questa linea (in agenda possibili intese con sardisti e riformatori) al fine di "semplificare il quadro politico", ha detto il capogruppo in consiglio regionale, on. Capelli, ma anche per radunare le forze che si riconoscono in una proposta "alternativa" di governo. Dialogo a largo giro d'orizzonte, insomma. Una sola incompatibilità, quella col presidente Soru, che "gela" qualunque approccio con le forze politiche che lo sostengono. Il confronto politico e programmatico servirà a mettere le basi per una "forza di governo" a difesa della società sarda e della sua economia. Il passo compiuto oggi - ha detto Marracini - "è una pietra miliare" verso un ampia aggregazione dell'Unione di Centro "che parte dal Consiglio regionale".
La porta è aperta "a tutte le forze politiche che hanno valori comuni", ma che potrebbero compiere "percorsi differenziati" (manterrebbero, cioè, la propria identità), ha detto Renato Lai. Ciascuno, insomma, arriva col proprio bagaglio e con le proprie esperienze.
L'Udc è un'esigenza politica attuale, perché (è sempre Lai che parla) "centrodestra e centrosinistra non sembrano capaci di garantire una fascia della società" che non è quella della piccola borghesia, dell'imprenditoria e del lavoro, dove "prevalgono i valori della modernità" e "le spinte autonomiste". Senza contare che c'è un mondo cattolico "che chiede più attenzione". Le dispute all'interno del Pd sono un segnale di questo disagio.
Appello al Psd'Az (il confronto sarebbe a buon punto) e ai Riformatori (le recenti dichiarazioni di Fantola sono valutate positivamente) perché il dialogo prosegua e trovi una soluzione.
Intanto l'Udc precisa: autonomia da Roma su molte decisioni che riguardano l'isola. Anche in prospettiva delle prossime regionali. Ci sarà un tavolo comune con il centrodestra? E' presto per affermarlo. Ci sarà sicuramente un confronto. D'accordo sulle primarie? "Le abbiamo proposte noi per primi", risponde l'on. Capelli. (adel)