CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
***************
Formalizzata l'adesione tecnica di Marracini e Renato Lai all'Udc, sulla strada di una più solida Unione di Centro. Mano tesa a Psd'Az e Riformatori.
Cagliari, 8 maggio 2008 - Adesione tecnica di due
consiglieri ex Udeur, Sergio Marracini e Renato Lai, all'Udc, che
diventa laboratorio politico dell'Unione di Centro. Oggi, in
conferenza stampa, la presentazione ufficiale e le motivazioni che
ispirano il dialogo con le altre forze dell'area "moderata,
cattolica, autonomista e progressista".
Percorso iniziato da tempo - ha spiegato l'on. Marracini - ma
interrotto per le vicende nazionali che hanno portato alle
elezioni. Udc che andrà avanti su questa linea (in agenda possibili
intese con sardisti e riformatori) al fine di "semplificare il
quadro politico", ha detto il capogruppo in consiglio regionale,
on. Capelli, ma anche per radunare le forze che si riconoscono in
una proposta "alternativa" di governo. Dialogo a largo giro
d'orizzonte, insomma. Una sola incompatibilità, quella col
presidente Soru, che "gela" qualunque approccio con le forze
politiche che lo sostengono. Il confronto politico e programmatico
servirà a mettere le basi per una "forza di governo" a difesa della
società sarda e della sua economia. Il passo compiuto oggi - ha
detto Marracini - "è una pietra miliare" verso un ampia
aggregazione dell'Unione di Centro "che parte dal Consiglio
regionale".
La porta è aperta "a tutte le forze politiche che hanno valori
comuni", ma che potrebbero compiere "percorsi differenziati"
(manterrebbero, cioè, la propria identità), ha detto Renato Lai.
Ciascuno, insomma, arriva col proprio bagaglio e con le proprie
esperienze.
L'Udc è un'esigenza politica attuale, perché (è sempre Lai che
parla) "centrodestra e centrosinistra non sembrano capaci di
garantire una fascia della società" che non è quella della piccola
borghesia, dell'imprenditoria e del lavoro, dove "prevalgono i
valori della modernità" e "le spinte autonomiste". Senza contare
che c'è un mondo cattolico "che chiede più attenzione". Le dispute
all'interno del Pd sono un segnale di questo disagio.
Appello al Psd'Az (il confronto sarebbe a buon punto) e ai
Riformatori (le recenti dichiarazioni di Fantola sono valutate
positivamente) perché il dialogo prosegua e trovi una
soluzione.
Intanto l'Udc precisa: autonomia da Roma su molte decisioni che
riguardano l'isola. Anche in prospettiva delle prossime regionali.
Ci sarà un tavolo comune con il centrodestra? E' presto per
affermarlo. Ci sarà sicuramente un confronto. D'accordo sulle
primarie? "Le abbiamo proposte noi per primi", risponde l'on.
Capelli. (adel)