CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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Un ciclo di incontri sui nodi cruciali della politica regionale promossi dall'on. La Spisa al Thotel. Lunedì si parlerà di infrastrutture e grandi servizi.

 

Cagliari, 18 aprile 2008 - Non è sulla spinta emotiva del successo alle elezioni politiche che il capigruppo dell'ex Casa (ora Popolo) della libertà propone un percorso di attività culturali e politiche chiamato "Via libera" (peraltro già iniziato l'8 marzo scorso, ma non pubblicizzato allora per non confonderlo con le iniziative elettorali), che si propone di arrivare ad un'alternativa di governo (regionale), "percorso non agevole", sottolinea La Spisa, un po' perché l'urna a volte tradisce, un po' perché i difetti di comunicazione sui progetti rischiano di indebolire la proposta. In ogni caso, l'opposizione, che sarà "dura ed incalzante", utilizzerà anche queste iniziative, peraltro su nodi cruciali dello sviluppo economico e sociale dell'isola. "La nostra posizione deve essere conosciuta", precisa, per spiegare come la concezione "della politica, dello Stato e della persona" sia diversa da quella espressa dal governo della sinistra. Dunque, un progetto alternativo che non può, in chiave elettorale, riguardare solo la squadra o la formula della coalizione, considerate di per sè un contenitore, ma s'impegna a fornire anche il contenuto.
"Ci sono mille ragioni per dire no a Soru", afferma La Spisa, ma è necessario far conoscere il dissenso e modulare una proposta alternativa, partendo dall'aspetto culturale, illustrato sinteticamente dal prof. Giulio Cesare Casula, responsabile del dipartimento della Casa (Popolo) della libertà, che indica quattro condizioni: la ricontrattazione col governo dei livelli di autonomia, il riconoscimento della nazionalità, della statualità (lo Stato italiano ha solide radici in Sardegna, essendovi nato) e della insularità, handicap, quest'ultimo, da recuperare.
Lunedì prossimo, 21 aprile, il ciclo di incontri-conferenze tratterà di sviluppo economico con riferimento, in particolare, ai trasporti e alle telecomunicazioni. A seguire, il 9 maggio si parlerà di educazione (la persona e l'istruzione), sabato 7 giugno di territorio (urbanistica, ambiente e paesaggio) e, alla ripresa autunnale, a settembre di attività produttive, a ottobre di sanità, a novembre di sicurezza e a dicembre di riforme, dallo Statuto alla macchina regionale. Il luogo degli incontri è il Thotel.
Un'altra iniziativa singola degli esponenti di spicco del centrodestra. E' un segnale di scarsa condivisione? La Spisa smentisce: la pluralità di voci ha una valenza positiva e le iniziative sono rivolte a tutti.
Considerato che si parla di nuova autonomia, Statuto, nazionalità, eccetera, ci potrà essere un'intesa con il Psd'Az? Non strumentale, replica La Spisa, perché su questi temi il coinvolgimento deve essere ampio. Certo è che in materia c'è comunanza di idee "più con noi che col centrosinistra". Il rilancio dell'autonomia è la strada maestra per la crescita della Sardegna ed occorre - conclude il prof. Casula - che la politica pensi alla testa anziché alla pancia. (adel)