CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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Incidenti (mortali) sul lavoro: una legge della Sinistra Arcobaleno prevede un intervento finanziario immediato a favore delle famiglie. Solo qualche accenno al risultato elettorale. Serra (Pdci): non saremo teneri con il Pd.
Cagliari, 17 aprile 2008 - La Sinistra Arcobaleno si
rimbocca le maniche e in attesa di decidere sul proprio futuro
(solo epidermiche, per il momento, le valutazioni della disfatta
elettorale) ritorna sul tema preferito, quello del lavoro
presentando una proposta di legge che prevede "interventi urgenti a
favore dei familiari delle vittime degli incidenti sul lavoro".
Ieri le Commissioni Industria e Sanità, in seduta comune, hanno
condiviso la necessità di legiferare per migliorare il bilancio
drammatico di decine di vittime, ogni anno, in Sardegna. Più
attività ispettiva perché siano rispettate le disposizioni
nazionali in materia e un controllo sugli orari di lavoro. Lo
sfruttamento è spesso la causa delle disgrazie. Per legge è
necessario stabilire l'orario di lavoro (8 ore) e di straordinario
(non oltre le 2 ore). Le Commissioni avvieranno una serie di
audizioni con i soggetti interessati, ispettorato del Lavoro e
Inail in testa.
Intanto, spiega l'on. Luciano Uras (Prc), arriva la proposta di
legge firmata dagli otto consiglieri della Sinistra autonomista che
prevede interventi immediati a sostegno delle famiglie colpite
dalle morti bianche, un intervento "di solidarietà", che riguarda i
lavoratori sardi, in Sardegna e fuori, più i lavoratori comunitari
e non che prestano la propria opera nell'isola. Il massimale
previsto è di 20 mila euro. La Giunta emanerà, approvata la legge,
il regolamento che dovrà tenere conto dell'urgenza ("spesso -
ricorda Uras - le famiglie delle vittime si trovano in condizioni
di estremi bisogno economico e vanno perciò aiutate").
La norma finanziaria prevede, per il 2008, una dotazione di un
milione, che graverà sul fondo per l'occupazione. L'intervento non
è sostitutivo rispetto ad altre provvidenze statali o di
istituzioni preposte.
Un atto dovuto, dice l'on. Paola Lanzi (Sinistra autonomista) che
definisce "una emergenza democratico" l'assenza in Parlamento della
Sinistra, forza politica che ha sempre privilegiamo i tempi del
lavoro. Una sensibilità che altri partiti non hanno.
Ma il tema elettorale ritorna inevitabile. L'on. Serra (Comunisti
italiani) prende atto della batosta , ma ritiene che "la sinistra
non finisce qui". La battaglia continua, soprattutto sul lavoro,
"un nostro simbolo", al quale sarà dedicata la massima attenzione
possibile.
Ma quale sarà il rapporto con il Pd? In campagna elettorale ognuno
ha fatto la sua parte e non sono mancate le situazioni di
contrasto. ll dialogo riprenderà ("riteniamo che si debbano
recuperare i rapporti") anche se "non saremo teneri". Il presidente
Soru resta il riferimento e Serra non condivide la posizione
espressa dall'ex deputato Vacca che parla di alleanze esterne alla
coalizione di Sardegna Insieme (forse con l'Irs). La casa è questa,
ribadisce Serra, che attende un chiarimento anche tra le forze
dell'Arcobaleno.
Ritornando sul tema del lavoro, l'on. Pisu (Prc) combatte l'idea
che sia il profitto al vertice della scala dei valori. Una molla,
il profitto, che finisce per non mettere in campo norme di
sicurezza e tutela del lavoratore. I sardi non sono lavoratori
"maldestri", come qualcuno li definisce, è cita il grave incidente
di Marrubio (operaio travolto dal cedimento del terreno dieci metri
al di sotto del piano di campagna, per la mancata realizzazione di
una paratia. Sulla sicurezza nel lavoro, insomma, la sinistra
ribadisce una priorità che non può essere frenata da compromessi.
E', anche questa, una risposta politica alla "lezione" elettorale.
(adel)