CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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Sul disegno di legge che istituisce il servizio integrato regionale dei rifiuti urbani sentiti in audizione Anci e Ups. In forte aumento (rispetto all'inflazione) le bollette, con una stima tendenziale di 150 euro per persona, destinata a crescere. La competenza è esclusivamente degli enti locali. Approvati gli aiuti a favore delle aziende colpite da tubercolosi bovina.
Cagliari, 16 aprile 2008 - Comuni (Anci) e Province
(Ups) sono state sentite, in audizione, dalla Quinta commissione
(Agricoltura e ambiente, presidente l'on. Licheri) sul disegno di
legge della Giunta che istituisce il servizio integrato regionale
di gestione dei rifiuti urbani. Il testo consta di quattro articoli
di cui soltanto il primo è stato preso in esame.
Province e Comuni, che sono la parte attiva a responsabile del
servizio (le Province per lo smaltimento, i Comuni per la raccolta
e il trasporto) hanno discusso insieme una legge di particolare
importanza non solo sotto l'aspetto ambientale, ma anche per quello
energetico. D'accordo sulla raccolta differenziata (che dovrà
raggiungere, entro la fine del 2008, il 40 per cento de volumi, per
salire al 50 per cento entro il 2009 e via vina sino a raggiungere
il traguardo del 70 per cento), il problema - lo ha sottolineato il
presidente dell'Anci, Salvatore Cherchi - è soprattutto quello dei
costi. La tassa sui rifiuti (tarsu) cresce più veloce
dell'inflazione cn punte del 7-8 per cento e oltre con un dato
tendenziale di 150 euro pro capite, spesa rilevante per una
famiglia di quattro persone (600 euro), alla quale si aggiunge
quella per acqua, luce, gas.
Il piano regionale prevede una crescita, che la raccolta
differenziata non frena. Se, infatti, diminuiscono le quantità di
rifiuti da conferire, aumenta le spese essendo quel tipo di
raccolta (in particolare il porta a porta) più complicata,
richiedendo più mano d'opera.
I Comuni hanno bisogno di tirare il fiato. Per questo Cherchi ha
chiesto che alcuni investimenti (ad esempio, le cosiddette isole
ecologiche) sia a carico della Regione. Se quei costi fossero
scaricati sulla bolletta, sarebbe difficile farli accettare dai
cittadini.
Indispensabile prevedere anche tariffe politiche per i più
bisognosi. I Comuni fanno, mediamente, una previsione di ristoro da
parte della Regione di 200 euro. Decisioni dovranno essere prese
sullo smaltimento. Il problema è urgente. I due termovalorizzatori
(Tossilo, nella zona industriale di Macomer, e Macchiareddu a
Cagliari) sono insufficiente. Tra l'altro devono sopportare il
carico della provincia di Olbia-Tempio, che produce di più (850
chili annui pro capite) evidentemente per il peso del turismo
estivo.
Non è pensabile prevedere - ha detto Ignazio Congiu, vicepresidente
Ups - un impianto per provincia; ma perlomeno un terzo
termovalorizzatore dovrebbe essere realizzato nel nord Sardegna (si
pensa a Portotorres, all'Endesa di Fiume Santo). Un solo ambito
regionale è inadeguato, tre raggiungerebbero una dimensione
ottimale.
D'accordo, Comuni e Province, sulla tariffa unica di conferimento.
Servirebbe a non penalizzare gli enti locali più distanti dai
luoghi di conferimento, una specie (così lo ha definito Cherchi) di
effetto francobollo, il cui costo è unitario indipendentemente
dalla lunghezza della strada che la missiva compie.
Il nodo da sciogliere è se la Regione possa fissare norme su un
servizio affidato per legge agli enti locali. "Sarebbe stato meglio
che ci avessero contattato prima della stesura del testo", ha
sottolineato Congiu, il quale, tuttavia, ritiene che "ci sia tempo
per recuperare".
La Regione intende istituire un'autorità, "che non può prescindere
dai Comuni", ha detto l'assessore Morittu, presente all'audizione.
Il 30 aprile, a Tramata, Comuni e Province sono convocati per
discutere la revisione del Piano (adottato nel dicembre del 2006)
con l'allegato rapporto ambientale. Lo scopo è quello - ha aggiunto
l'assessore - di coniugare "L'efficacia ambientale con i costi",
progetto che ha definito "impegnativo".
In ogni caso la situazione nell'isola non è compromessa e anche la
raccolta differenziata sta facendo significativi progressi. Per
questo motivo la Regione è passata dalla fase di penalità nei
confronti delle amministrazioni a una fase di premialità, ora dieci
volte superiore alla penalità. Sarebbe opportuno - ha concluso
Morittu - che anche i Comuni applicassero una premialità
all'interno delle tariffe per incentivare il comportamento virtuoso
dei cittadini.
Nei prossimi giorni Anci e Ups consegneranno alla Commissione
consiliare una nota sulle proprie valutazioni.
La Commissione ha, in apertura di lavori, approvato, all'unanimità,
il programma di aiuti previsto dalla Giunta a beneficio delle
aziende zootecniche colpite - tra il primo gennaio 2007 e il 31
dicembre 2008 - da tubercolosi bovina. (adel)