CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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"Cinquecento milioni al fondo per l'occupazione", il coordinamento della Sinistra propone modifiche alla Finanziaria = Riportare al centro il lavoro e la povertà
Cagliari, 19 dicembre 2007 - Bisogna riportare il
dibattito sul merito dei problemi prendendo consapevolezza che la
questione centrale della Sardegna è quella del lavoro. In questo
senso occorre modificare la Finanziaria e la Sinistra lo fa
annunciando emendamenti per destinare risorse al fondo regionale
per l'occupazione con 500 milioni. Questo l'annuncio dei gruppi
della sinistra Prc, Sinistra Democratica e Comunisti italiani, che,
riuniti in un coordinamento ("che è l'inizio di una percorso di
unione") fatto nel corso di una conferenza stampa.
Il problema di fondo, ha ricordato Luciano Uras (Prc) aprendo i
lavori, è che di fronte al leggero miglioramento che i dati
sembrerebbero registrare sul fronte della disoccupazione, resta
tuttavia drammatico il quadro della distribuzione sociale della
disoccupazione. "Ciò che risulta evidente è che il 95 per cento del
reddito prodotto in Sardegna è prodotto dal lavoro dipendente. Ed è
quindi a questo settore che la Finanziaria deve dare il massimo
sostegno".
In totale condivisione Paola Lanzi (Sa) per la quale c'è
"l'esigenza forte di portare la discussione per la Finanziaria sul
piano della sostanza politica e sul merito dei problemi: e quindi
sul problema del lavoro e della povertà vecchia e nuova", in questo
senso occorrono emendamenti alla Finanziaria.
Un appunto politico al Pd da parte di Tore Serra (Sa), al quale ha
imputato "di cercare di unire cose che non possono essere unite. Ma
non bisogna con questo rovesciarne le conseguenze sulla Sardegna".
"Questa sinistra -ha detto invece proseguendo- vuole unire per dare
risposte alla società".
Tornando sul tema della Finanziaria Uras ha osservato "che occorre
alla fine prevalere la responsabilità. Auspicando che la manovra
possa essere approvata entro gennaio".
"La finanziaria si può chiudere subito -ha detto Renato Cugini
(Sa)- Il fatto è che stiamo assistendo a cose già viste : si
scaricano difficoltà politiche sulle istituzioni".
(LP)