CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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Cherchi (Anci) in audizione in Sesta commissione: in capo agli enti locali le funzioni di programmazione e promozione dei consorzi industriali

 

Cagliari, 30 novembre 2007 - "La funzione dei consorzi industriali deve essere conservata anche se l'attuale situazioni non è soddisfacente ed alcuni meccanismi difettosi vanno aggiustati". Lo ha detto, in audizione alla Sesta commissione (presidente l'on. Giovanni Giagu), il presidente dell'Anci, Tore Cherchi. Il problema - ha detto Cherchi - è capire quali compiti saranno riconosciuti: se programmazione e promozione rimangono in capo agli enti locali (e non alla Regione) i consorzi potranno giocare un ruolo importante nello sviluppo del territorio.
Bisogna tener conto - ha aggiunto - che alcune realtà sono cambiate. Oggi alcune funzioni (gestione dell'acqua e dei rifiuti) sono gestite da società private; mentre per quanto riguarda le infrastrutture, in gran parte già realizzate, resta il problema della manutenzione.
Cerchi si è detto favorevole ad un comitato di programmazione (previsto dal disegno di legge della giunta, ma a supporto, in quel caso, delle Agenzie) costituito dai presidenti delle Province, dai sindaci del Comuni interessati e dalle associazione del mondo imprenditoriale più significative.
All'audizione del presidente dell'Anci, sentito genericamente sulla questione, era presente anche l'assessore dell'Industria, Rau.
La Commissione ha, attualmente, in carico tre proposte di legge: la 305 (Giagu), la 162 (Sancii) e la 163 (Pisano). È probabile che si lavori per la stesura di un testo unico.
Quando al disegno di legge 209 presentato dalla giunta e al relativo emendamento, sono stati ritirati mercoledì. Inserita in Finanziaria, la riforma del consorzi industriali ha avuto un percorso tormentato: il presidente del Consiglio, Spissu, ha cassato alcuni commi (Agenzie) perché norme intruse; ciò che rimaneva rendeva il provvedimento monco, non funzionale alle previsioni.
Il problema è, tuttavia, all'attenzione della Commissione che potrebbe predisporre un nuovo testo anche in base ai contenuti delle recenti audizioni. Si fa strada l'ipotesi che resteranno in piedi otto consorzi industriali, a dimensione provinciale. (adel)