CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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Dichiarazione del Consigliere regionale on. Marco Meloni
Cagliari, 29 novembre 2007 - Il Consigliere regionale Marco Meloni ha diffuso la seguente dichiarazione:
"Ebbene sì, Giovanni Giagu ha proprio colto nel
segno! Dispongo di informazioni riservatissime circa l'attività
della Giunta regionale: sito internet della Regione, agenzie di
stampa, quotidiani. Insomma, potrei replicare a Giagu che se gli
occhi li aprisse lui forse potrebbe mostrarsi più informato su un
tema di interesse non secondario per l'attività della Commissione
che presiede.
"Per quanto mi riguarda, credo di avere gli occhi aperti almeno
quanto Giagu, se in queste settimane gli ho fatto ripetutamente
presente quanto fosse sbagliato e pericoloso tentare di assumere
decisioni in Commissione spaccando il PD e la maggioranza e
accordandosi, viceversa, con il centrodestra. Invano, visto che lui
lo ha fatto e sta continuando a farlo, nonostante gli inviti
formulati dal segretario Antonello Cabras non più tardi di sabato
scorso all'Assemblea regionale di Tramatza.
"Infine, giusto per ristabilire la verità dei fatti: in
Commissione ho protestato perché il presidente Giagu ha presentato
una proposta bozza di testo elaborata, a suo dire, da una
fantomatica sottocommissione, in realtà mai costituita e mai
riunitasi; una bozza perlopiù fondata su un disegno di legge che la
Giunta aveva ritirato, come era evidentemente noto a tutti, e come
avrebbe potuto confermare l'assessore, se solo le fosse stato
consentito di prendere la parola. Dunque il mio riferimento al
senatore Sanciu - al quale va tutta la mia stima - voleva
semplicemente significare che rimanevano in campo solo i testi
presentati dalla minoranza (Sanciu era il primo firmatario di una
di queste), e che l'atteggiamento del presidente Giagu stava
conducendo a un accordo tra tutto il centrodestra e una parte del
centrosinistra. Fatto, lo ribadisco, politicamente assai
grave.
"Che nella sostanza avessi ragione è dimostrato poi dal fatto che
Giagu è dovuto tornare sui suoi passi, presentando una propria
proposta di legge. Proposta che, ad una prima lettura, quantomeno
ha il merito della chiarezza. Segnalo solo un passaggio che ne
esprime meglio di ogni altro lo spirito: è sufficiente che uno
degli enti che attualmente costituiscono i consorzi non deliberi di
aderire ai nuovi consorzi provinciali, per mantenere in vita,
accanto ai nuovi, i vecchi consorzi (art. 6, comma 1). Sì sì,
proprio così, avete capito bene: se 16 consorzi industriali (su 67
presenti nell'intero territorio nazionale) sembrassero pochi,
potremmo arrivare ad averne - crepi l'avarizia - ben 24! Di questi
tempi, mentre tutti, col PD in prima fila, hanno finalmente
compreso la necessità di riportare sobrietà e rigore nella
politica, una simile moltiplicazione di consiglieri di
amministrazione, con annessi costi e sprechi, farebbe quasi
tenerezza, come un tuffo nel passato, se non fosse un preoccupante
indice della presenza, nel nostro nuovo partito, di concezioni
ancora troppo lontane su una questione così decisiva. In sintesi,
una proposta che sembra rivolta ai pochi beneficiati dall'attuale
sistema di gestione delle aree industriali, costoso, oscuro e
inefficiente, e non certo indirizzata al miglioramento della
competitività del sistema industriale sardo. Una proposta, dunque,
che non credo proprio corrisponda agli indirizzi del PD e di questa
maggioranza".
Marco Meloni
Consigliere regionale Partito Democratico
Cagliari, 29 novembre 2007