CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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Il centrodestra contro la Finanziaria "che non piace a nessuno" passa "dalla protesta alla proposta" e ripropone i dubbi sulla legittimità della finanza creativa (entrate su competenze del 2011) chiedendo al presidente del Consiglio di pronunciarsi.
Cagliari, 28 novembre 2007 - Una Finanziaria "che non
piace a nessuno" (on. Diana, An) come testimoniano le molte
audizioni alle forze sociali ed economiche in Terza Commissione,
con l'ombra della legittimità da chiarire (prime sentenze in
primavera, dice l'on. Contu, Fi) sulla finanza creativa, che mette
in bilancio, sul 2008, risorse previste per il 2011, sulle quali
l'opposizione insiste: il presidente Spissu, interpellato l'anni
scorso, "deve pur dare una risposta" (on. Diana) ritenendo, il
centrodestra, fatto "grave e arbitrario" tale procedura contabili.
Nonostante questo "prevedibile vizio" e le risorse gonfiate, gli
effetti pratici sono nulli. La crisi dell'economia peggiora né si
avvertono segnali di ripresa.
Il centrodestra, "assolutamente unito", condanna la manovra ("del
tutto inutile a risolvere i problemi dei sardi", on. Ladu, Fortza
Paris), considerandola "specchio del vuoto politico" (on. Farigu,
Nuovo Psi), un vuoto "costellato da ricorsi che riguardano
magistratura penale, civile e amministrativa", al quale si può
porre rimedio "andando a nuove elezioni e restituendo ai sardi la
parola" (on. Vargiu, Riformatori). Unico elemento positivo: questa
manovra chiude, di fatto, un periodo di grande confusione
("rilevabile anche dai documenti contabili, vedi lo stato della
spesa, dove si susseguono errori e imprecisioni", ha detto l'on.
Sanjust di Forza Italia) e, come il centrodestra si augura, il
ciclo politico del centrosinistra.
Conferenza stampa - tenutasi questa mattina - decisa anche perché,
"dalla protesta dobbiamo arrivare alla proposta", dice l'on.
Capelli (Udc), sottolineando che anche la maggioranza sta prendendo
coscienza del momento ingrato per i sardi (lo testimonierebbero i
pareri di alcune Commissioni, dai quali "si evince che la
maggioranza non esiste più"). Premesso che "non c'è stata alcuna
concertazione in fase di stesura della manovra" e che i risultati
"sono sotto gli occhi di tutti", l'opposizione "ha il dovere
politico e morale" di proporre una Finanziaria più vicina ai
bisogni dei sardi, che indichi un progetto di sviluppo, in assenza
del quale il bilancio diventa "uno strumento clientelare" (on.
Farigu), senza alcun respiro strategico.
Incombenza (la fase di proposta) che il centrodestra assolverà nei
prossimi giorni.
L'on. Ladu richiama la questione dell'indebitamento delle aziende
agricole e l'impegno preso dalla Regione di "cedere" quei debiti.
"Non c'è traccia, in bilancio, di tale operazione - afferma - al
punto che potrebbe trattarsi della solita promessa non
mantenuta".
L'on. Contu fa i conti delle "anticipazioni" su entrate future. In
tre Finanziarie sono circa 2,5 miliardi. Una pesante ipoteca sul
futuro, ma, soprattutto, se l'illegittimità dell'atto contabile
verrà accertata, il rischio di bancarotta,
L'on. Vargiu dice che, abituati a discutere la Finanziaria sotto
Pasqua, ora si anticipa una vera e propria "quaresima"; con
prospettive di andare ben oltre le liturgie se la maggioranza non
si cura le ferite. Prognosi incerta e terapia alternativa: il
ricorso alle urne. (adel)