CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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Alberto Sanna: "Lo strapotere delle banche ha messo in ginocchio l'agricoltura". Tassi alle stesse e anatocismo hanno appesantito i bilanci aziendali. Necessario un osservatorio sul credito per difendere l'economia.
Cagliari, 23 novembre 2007 - "Sono molto soddisfatto
del primo passo verso la soluzione del problema assillante dei
debiti agricoli. E' un risultato importante, che restituisce
fiducia al mondo delle campagne". Lo afferma l'on. Alberto Sanna
(Ds), ex presidente della Commissione agricoltura. "Soddisfatto -
aggiunge - per due motivi: prima di tutto perché si salvano
centinaia di aziende fortemente indebitato verso le quali le banche
avevano iniziato le procedure; in secondo luogo perché la Regione
sta percorrendo una strada che la Commissione aveva indicato, oltre
due anni fa, dopo aver condotto un'indagine conoscitiva sui debiti
delle aziende. Segno evidente che si è trattato di un lavoro svolto
con competenza e buona conoscenza della situazione di disagio del
mondo agricolo".
Il primo accordo riguarda i mutui assunti con la legge 44
(abbattimento di una parte rilevante degli interessi) che l'Unione
europea aveva cassato. Il debito maturato era di 118 milioni.
Saranno pagati solo gli interessi legali (e non gli interessi di
mora) e il capitale dovuto sarà ridotto del 20 per cento. Tale
accordo - sostiene Sanna - va esteso anche a chi, a prezzo di
notevoli disagi, ha già pagato.
"Purtroppo, in questa vicenda - ha detto l'on. Sanna - dobbiamo
registrare il ruolo negativo svolto dalle banche, sia per gli alti
interessi applicati, sia per il diffuso fenomeno dell'anatocismo
(interessi sugli interessi maturati), vietato dalla legge
antiusura, ma applicato con disinvoltura. Due condizioni - ha
precisato Sanna - che hanno appesantito i conti in rosso delle
aziende. Sotto questo profilo non è esentato neppure l'istituto di
credito che si definisce 'la banca dei sardi', sul quale la
politica ha sempre fatto affidamento".
Un altro aspetto negativo è il piano di ammortamento che considera
le prime rate e fronte dei soli interessi, facendo in modo, cioè,
che dopo il pagamento di alcune rate, il debito non è stato
ridotto.
Ora diventa indispensabile - prosegue l'on. Sanna - trovare una
soluzione anche per le altre sofferenze bancarie dell'agricoltura,
calcolate, oggi, a circa 300 milioni. E' un passo necessario per
dare stabilità economica al settore. E' opportuno, tuttavia, che la
Regione si doti di un osservatorio sul credito per monitorare un
problema che non riguarda solo l'agricoltura, ma tutte le aziende
che, per motivi contingenti o momenti di difficoltà, ricorrono al
credito. Una commissione d'inchiesta (assai utile) consentirebbe -
ha detto Alberto Sanna - di conoscere la dimensione del problema,
che desta legittima preoccupazione".