CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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Lotta agli incendi, bonifica dall'amianto e delle zone umide, energie alternative: qualche perplessità sugli interventi previsto in Finanziaria. L'assessore Morittu ha illustrato le previsioni d'intervento e di spesa alla Quinta commissione.

 

Cagliari, 22 novembre 2007 - Una Finanziaria "di continuità" quella dell'Ambiente, che l'assessore Morittu ha illustrato, in audizione, alla Quinta commissione (presidente l'on. Licheri), ma ci sono alcune novità interessanti, prima di tutto l'avvio della flotta aerea sarda con l'acquisto, in leasing, di tre elicotteri da impiegare nella campagna antincendi. Necessità condivisa da tutti i gruppi, essa prevede una spesa di 2,5 milioni, per quattro anni (2008-2011). Gli elicotteri verranno dati, in dotazione, al corpo forestale, che ha allargato le competenze anche alla protezione civile. Secondo l'assessore (ma, in proposito, alcuni commissari hanno dissentito) i mezzi potranno essere usati per far fronte ad altre emergenze (ad esempio le alluvioni). Si tratterebbe di elitanker, cioè di mezzi dotati di capienti serbatoi d'acqua da impiegare sul fronte del fuoco, ma, a giudizio di alcuni consiglieri, non utilizzabili per altri scopi. La Commissione ha chiesto di conoscere i vantaggi economici dell'operazione rispetto all'affitto dei mezzi, come avvenuto in passato.
Altra misura citata dall'assessore, le risorse (120 mila euro) per l'intervento della Regione nella redazione di piani socio-economici di parchi e aree protette.
La Finanziaria contiene "aggiustamenti" su alcune norme, come per gli impianti fotovoltaici di strutture pubbliche, il cui limite di 20 kw, previsto dalla precedente Finanziaria, si è dimostrato del tutto insufficiente per il fabbisogno energetico. L'assessore ha, tuttavia, segnalato la partecipazione al progetto degli enti locali(oltre 500 domande, per l'abbattimento del costo degli impianti) ed ha segnalato alcune iniziative interessanti (il Comune di Loceri ha realizzato un centro acquisti per la fornitura degli impianti e ha raggiunto un'intesa con un istituto di credito per i finanziamenti, allargando oltre i propri confini l'iniziativa). Si è in attesa che l'assessorato dell'Industria comunichi il risultato dei bandi con i privati per avere una dimensione complessiva della partecipazione alla produzione di energia alternativa, che, secondo i calcoli in possesso dell'Ambiente, costituisce un piccolo business anche per le iniziative di piccole dimensioni.
Un milione è previsto a favore degli enti pubblici per progetti innovativi di energie rinnovabili, anche a livello di sperimentazione.
Alcuni consiglieri (onorevoli Calledda, Ds; Alberto Sanna, Ds; Cappai, Udc) hanno tuttavia spostato l'attenzione anche sull'eolico, che può avere peso sul piano energetico regionale, essendo, il fotovoltaico, legato ad alcuni requisiti tecnici che ne possono limitare l'impiego. La discussione va ripresa, come va puntualizzato meglio l'aspetto della produzione dei pannelli del fotovoltaico, il cui knowhow è in mano a Paesi (come la Germania) dove la risorsa sole è più avara rispetto alla Sardegna, la quale (Calledda) potrebbe diventare un riferimento anche a livello nazionale.
L'assessore Morittu ha chiesto che una delle norme cassate dal presidente Spissu perché ritenute intruse (quella che precedeva il discorso sul fotovoltaico) era invece di natura strettamente finanziaria ed ha invitato la Commissione a riproporla.
Richiamato anche il problema, ormai urgente, dalla bonifica dall'amianto. L'on. Alberto Sanna ha chiesto se il piano è pronto, ricordando il ritardo dall'approvazione della legge, ritardo pregiudizievole per la salute considerato che molti privati sono in attesa per bonificare edifici agricoli e urbani. Sembra - ha detto - che la giunta non sia consapevole della gravità del problema.
Chiesto anche lo stato dell'arte delle bonifiche delle aree umide. Il fatto che siano state riproposte le poste in bilancio come nella precedente Finanziaria fa ritenere che l'operazione non sia partita.
Molta attenzione la Commissione ha dedicato alla campagna antincendi. Non esiste un'adeguata prevenzione e i risultati del 2007 non sono stati molto lusinghieri. Meglio prevenire che spegnere. Esistono le condizioni per farlo, attrezzando meglio i barracelli, impiegando anche in azioni dirette la Forestale, instaurando un rapporto di collaborazione con le riserve autogestite di caccia, favorendo la presenza dell'uomo in campagna (Alberto Sanna), invitando i Comuni a dotarsi di un piano antincendi e ritornando alla pratica di "su contrafogu", cioè delle fasce bruciate strategicamente per evitare il propagarsi delle fiamme (Rassu, FI), invitando i Comuni a prevedere un piano di sorveglianza (anche per la mobilità delle persone). Un ruolo attivo può essere svolto dal volontariato, ma i 450 mila euro previsti, sono (on. Cuccu,
Margherita) affatto insufficienti.
Sulla vigilanza, sulle valutazioni tecniche che devono accompagnare ciascun progetto sono intervenuti gli onorevoli Uggias (Margherita), Atzeri (Psd'Az) e Moro (An). Le risorse non sono state distribuite - hanno detto, in sostanza - secondo le priorità e secondo un lavoro in progress che assicuri nel tempo i risultati. (adel)