CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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La finanziaria 2008 cercherà di risolvere le criticità del mondo agricolo: dai processi di aggregazione dei produttori all'indebitamento delle imprese, al sostegno alle organizzazioni dei produttori per migliorare il rapporto col mercato. L'assessore Foddis in audizione alla Quinta commissione.

 

Cagliari, 21 novembre 2007 - Le spese previste per l'agricoltura nel 2008? Le stesse del 2007. Per rispettare - ha detto l'assessore Foddis, in audizione presso la Quinta commissione (presidente, l'on. Licheri) - i budget del patto di stabilità: 212 milioni di euro, ai quali vanno aggiunti i finanziamenti comunitari e nazionali che esulano dalla manovra finanziaria. C'è, tuttavia, da registrare un passo in avanti: diminuiscono i residui passivi; ciò significa che ci sono più quattrini in circolazione. La Finanziaria "cerca di aggredire le criticità stronche" del mondo dei campi: dalla scarsa dimensione d'impresa, al risanamento finanziario delle aziende in crisi,alle politiche del credito, alle calamità naturali (favorendo anche i contratti assicurativi), al sostegno alle organizzazioni di produttori per migliorare l'offerta e spuntare un prezzo più alto su un mercato sempre più difficile ed esigente.
La capacità di aggregazione è l'aspetto cruciale. La Regione intende realizzare piattaforme logistiche (si è parlato in particolare del carciofo) per favorire la presenza sul mercato. Anche la questione del prezzo del latte (sollecitata dagli onorevoli Dedoni, Riformatori, e Rassu, Forza Italia) è legata a tale prospettiva. L'assessore ha citato il traccio di ferro tra produttori e industriali, che tengono il prezzo su livelli ritenuti insoddisfacenti (in media 60 centesimi a litro). Le organizzazioni dei produttori spuntano un prezzo più sostenuto, da 74 o 81 centesimi, con punte (non ancora verificate) di 0,90 (Cooperativa di Ittiri). L'on. Rassu ha chiesto politiche di tutela dei produttori, sostenendo che oltre 10 anni fa, quando il formaggio costava di meno, il latte veniva pagato un terzo di più. Si potrà disquisire sulla capacità di diversificare il prodotto, ma, a fare il raffronto col passato, c'è qualcosa che non quadra. Da questa considerazione, l'invito alla Regione perché intervenga (non può imporro il prezzo, ma può sostenere politiche di approccio tra domanda e offerta).
Si chiude l'era della legge 21, la legge di riferimento degli aiuti agricoli, "legge di grande valore", ha detto Foddis, ma coerente con i finanziamenti comunitari, venuti meno col 31 dicembre dell'anno passato (uscita dall'Obiettivo 1). Non si è pensato a una legge sostitutiva per evitare un secondo percorso che avrebbe potuto frenare la spesa, la quale - assicura l'assessore - sta correndo, perché (rispondendo all'on. Dedoni), da poco più di due mesi la riforma degli enti agricoli ha concluso la fase di assestamento e sta entrando a regime.
Un accenno al comparto ittico: avrà un fondo rischi dedicato.
Ma non c'è alcun riferimento al risanamento delle imprese agricole - ha detto l'on. Cappai (Udc) - né al miglioramento fondiario. Altro punto che non convince, il fatto che i finanziamenti siano destinati alle organizzazioni dei produttori, non alle singole imprese.
L'assessore ha ribadito che al mercato si arriva meglio se i produttori si aggregano ed ha auspicato che la gente dei campi usi la capacità di aggregarsi che dimostra quando c'è da protestare anche nella proposta.
In apertura l'on. Cappai ha dato notizia che il Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale licenzia 10 lavoratori, con molti anni di esperienza e lavoro, utilizzati per un progetto pilota sul riordino fondiario. Che ciò avvenga mentre la Commissione sta per licenziare la riforma dei consorzi, ha il sapore della provocazione. La preoccupazione è stata condivisa dall'on. Giuseppe Cuccu (Margherita). L'assessore s'è impegnato a convocare domani il commissario dell'ente. (adel)