CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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Finanziaria, fortemente critici i sindacati sulle politiche per il lavoro e lo sviluppo = Le audizioni nella 3^ Commissione di Cgil, Cisl e Uil: "E' mancata la concertazione"

 

Cagliari, 21 novembre 2007 - Critiche severe di Cgil, Cisl e Uil per la mancata concertazione ("Non abbiamo neppure potuto vedere i documenti di dettaglio") e fermi nel: rivendicare "una profonda revisione della manovra" (Cisl), nell'esprimere "la preoccupazione che ci sia un progressivo deterioramento delle risorse per l'occupazione" (Cgil), nel sottolineare3 che quando per il sistema produttivo sono previsti 20 milioni e per il lavoro 26 si deve ammettere che questa Finanziaria continua a non fare una politica seria per l'occupazione" (Uil).
Le audizioni davanti alla Terza commissione (Programmazione), presieduta da Giuseppe Luigi Cucca, sono riprese questa mattina con i rappresentanti del Consiglio delle autonomie locali (vedi precedente comunicato) e successivamente con i sindacati Confederali.
Il primo a intervenire Mario Medde, segretario regionale della Cisl con una relazione assai critica sulla manovra in discussione. "Appuntamento importante, questo con la commissione perchè con la Giunta di fatto non c'è stato per la mancanza della documentazione adeguata che avevamo chiesto". Così il segretario della Cisl, per il quale "davanti alla situazione drammatica in cui versa la Sardegna, nel 2007 si devono rilevare ben 7 miliardi e mezzo di residui passivi: una intera manovra finanziaria". Forte preoccupazione per lo stato della spesa dei fondi comunitari su cui si è incentrato il peso delle politiche di sviluppo, e "mancanza di un monitoraggio dei progetti presentati l'anno scorso, insieme allo stato della spesa con relativa ricaduta". "Il programma Master and back" un fallimento, perchè di fatto si sta risolvendo in una mera esportazione di capitale sociale senza alcun ritorno. Ma soprattutto "non c'è una vera strategia verso le politiche attive del lavoro": di fronte alla situazione "disastrosa dell'occupazione, e soprattutto di quella dei giovani laureati e diplomati, è inconcepibile la mancanza di una politica attiva". Secondo la Cisl bastano "200 milioni di € (a fronte di 8 miliardi complessivi della manovra) per dare occupazione a 8 mila giovani laureati. Sulla Formazione e l'istruzione ("interventi che sono la ripetizione di esperienze già fallite"), gli interventi previsti "non sono inadeguati, ma inutili e dannosi". E quindi le attività produttive: "sfido chiunque a rintracciare un provvedimento a favore dell'industria, neppure iniziative in linea con le politiche del governo annunciate recentemente". In conclusione: "Difficile leggere aspetti positivi", una "Finanziaria che non coglie la drammaticità della situazione".
Per il segretario della Cgil Giampaolo Diana, "Sarebbe stato preferibile avere un confronto nel merito anche con la Giunta". Comunque, "positivo il giudizio sui tempi della Finanziaria che forse si chiude entro il 31 dicembre". "Una Finanziaria in linea col Piano regionale di sviluppo". Positivo, in linea di principio, che si punti sulla conoscenza e l'istruzione "che sono fattori di sviluppo come le infrastrutture". E, sempre in linea di principio, giudizio positivo anche per "lo sforzo che viene operato attraverso la manovra sull'Irap per rendere più competitivo il sistema produttivo", ma "questo non è sufficiente per chi già opera nell'innovazione ed esporta". "Pur non essendo soddisfatto della mancanza di confronto, la manovra non è da respingere completamente". Legittima, per Diana, la riproposizione in entrata della tranche dei trasferimenti che la Sardegna dovrà avere dallo Stato nel 2011 "finchè non si avrà il pronunciamento della Consulta". Ed invece critica ferma e pesante sul problema occupazione e sulla vicenda della Formazione: "Non è accettabile che non si attuino gli accordi, chiedo che la commissione se ne faccia interprete, anche attraverso una proroga della legge 42". Non solo, "Sui 20 milioni previsti in Finanziaria non devono essere scaricati i costi del personale". Ma pesante il giudizio anche sulle politiche di sviluppo: "Noto con preoccupazione come ci sia nella finanziaria un forte e progressivo deterioramento delle risorse destinate alla produzione ed al lavoro". Ed ancora, "Non vediamo finanziamenti sufficienti ad alimentare la Legge 20". Ultimo accenno ai Consorzi industriali: "Si condivide la decisione del presidente del Consiglio che stralcia una parte, ma lascia in finanziaria il principio della necessità del superamento".
Molto critica Maria Francesca Ticca, segretaria generale della Uil regionale che si dice allibita "Quando leggo che per il sistema produttivo sono stanziati 20 milioni e per il lavoro 26". "La legge 20 non è rifinanziata", e se "il Pil in Sardegna aumenta ciò significa che la Finanziaria è orientata a favore delle fasce già ricche che diventano più ricche, mentre si allargano i settori che diventano più poveri". Tante cose vanno modificate nell'ambito delle politiche del lavoro, ha detto, ad esempio "restituire un ruolo alla Agenzia del lavoro". Quanto all'energia, "si fa una campagna per le energie rinnovabili, poi leggo in Finanziaria: risorse per il settore 3 milioni". E preoccupazione anche per le risorse della Comunità europea (Por e Fas): "rischiamo di doverle restituire perchè non le utilizziamo", ma ci sono ormai "regioni che hanno più bisogno di noi", non si vorrebbe che quelle risorse venissero trasferite altrove.
Le audizioni della Terza commissione proseguiranno nel pomeriggio con le altre parti sociali. A partire dalle 16 Cna, Confartigianato, Confcooperative, Lega cooperative, AGCI.
(lp)