CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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Finanziaria: il Consiglio delle autonomie locali chiede una revisione dei meccanismi del Fondo unico per gli enti locali. Dieci milioni i meno per le Province. I piccoli Comuni in difficoltà senza i fondi della legge 37.
Cagliari, 21 novembre 2007 - Seconda giornata di
audizioni per la Commissione Bilancio (presidente l'on. Cucca). Si
andrà avanti sino a pomeriggio inoltrato. In apertura, è stata la
volta del Consiglio delle autonomie locali. Il presidente, Graziano
Milia, che è anche presidente della Provincia di Cagliari, ha detto
che le risorse previste in Finanziaria non sono sufficienti per
consentire agli enti locali di rispondere alle esigenze del
territorio. D'accordo sul fondo unico, non sui meccanismi di
attuazione. Far confluire nel fondo anche le risorse della legge 9
ha determinato, "secondo la stima degli uffici della Regione", una
riduzione di diecimila euro nel plafond destinato alle Province.
Anche i piccoli Comuni, che non ricevono più i fondi della legge 37
(politiche del lavoro) sono in forte difficoltà. Di qui l'invito,
rivolto da Milia alla Commissione, di riconsiderare queste esigenze
e trovare risorse aggiuntive per consentire a Province e Comuni "di
fare il proprio mestiere".
Sulla stessa lunghezza d'onda anche l'on. Pasquale Onida,
presidente della Provincia di Oristano. I finanziamenti - ha detto
- non sono adeguati alle stagione delle riforme. Il passaggio di
competenze e funzioni alle Province rischia di non poter essere
attuato per mancanza di risorse finanziarie ed umane, oltre che di
strutture. "Si rischia - ha aggiunto - di frenare una grande
battaglia culturale" che i territori attendono come strumento di
sviluppo socio-economico. Inutile pretendere di fare "le nozze con
i fichi secchi".
Le Province non si tirano indietro - ha concluso Onida - ma devono
essere messe in condizione di poter operare. La Finanziaria non
garantisce questa condizione. (adel)