CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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La gara d'appalto per il SISaR come la "Saatchi & Saatchi": mozione dei gruppi di opposizione che denunciano troppe illegittimità
Cagliari, 7 novembre 2007 - L'appalto per il Progetto
del sistema informativo sanitario integrato (SISaR) come un novello
caso "Saatchi & Saatchi": lo sostengono i gruppi di opposizione
in una mozione (vedi allegato) con cui viene sostenuta la
illegittimità delle procedure adottate dall'assessorato regionale
alla Sanità e l'illegittimità conseguente
dell'aggiudicazione.
Nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte in
gran numero i rappresentanti dei gruppi di opposizione del
centrodestra, sono state illustrate nei dettagli le illegittimità
che vengono denunciate ed è stata chiesta la discussione urgente in
Consiglio regionale per conoscere: se realmente sussistono le
violazioni della normativa sugli appalti e sui principi di
trasparenza; se e quando la gara di appalto verrà annullata a
fronte della illegittimità denunciata; e le ragioni per le quali la
Regione, che è dotata di un ufficio legale, si rivolga ormai
frequentemente ad uno studio esterno.
Il primo firmatario della mozione, l'on. Roberto Capelli, ha
illustrato con una lunga relazione la mozione. Dopo aver ricordato
che la gara per il SISaR è stata "aggiudicata alla Associazione
temporanea di imprese fra la società Engineering e la Telecom",
Capelli ha sottolineato che il direttore del servizio affari
generali dell'assessorato alla Sanità aveva sollevato diversi dubbi
in ordine alla legittimità e regolarità della procedura e alla
correttezza dell'operato della commissione giudicatrice".
L'esponente Udc ha anche ricordato che nella circostanza un
professionista esterno, su richiesta dello stesso assessorato,
aveva evidenziato una serie "di profili di illegittimità della
procedura di gara" in violazione "della normativa sulle gare
pubbliche e dei principi della giurisprudenza nazionale e
comunitaria"; al punto che il dirigente competente aveva dato avvio
al procedimento per l'annullamento in autotutela della gara a causa
di "molteplici vizi di legittimità". Nonostante tutto questo, si
legge nella mozione illustrata da Capelli, "la gara è stata
comunque definitivamente aggiudicata alla ATI fra Engineering e
Telecom Italia s.p.a."
Sono evidenti, ha affermato ancora il consigliere dell'opposizione
"che la gara sull'informatizzazione della sanità presenta diverse
similitudini con la gara relativa alla pubblicità istituzionale,
meglio nota come "Saatchi & Saatchi". Ed ha concluso
annunciando che se le risposte che si avranno in Aula non saranno
esaurienti, verrà presentato un ordine del giorno per chiedere se
necessario l'istituzione di una nuova Commissione straordinaria di
inchiesta del Consiglio. "Il lupo perde il pelo ma non il vizio",
ha commentato Capelli.
Per Pierpaolo Vargiu (Riformatori) "è un disastro se la politica è
costretta ad occuparsi di vigilare sulla legittimità degli atti
amministrativi, anziché discutere dei problemi più propri della
politica: dallo sviluppo, al lavoro, alle riforme". "Ci troviamo di
fronte a una questione di una gravità inaudita", ha detto
Vargiu.
Per Ignazio Artizzu (An), "a quanto pare le commissioni d'inchiesta
del Consiglio rischiano di diventare permanenti anziché
straordinarie come dovrebbero essere". Per Artizzu "tutto questo
dovrebbe andare alla Procura della Repubblica".
Fortemente critico anche Silvestro Ladu (Fortza Paris): "anche
questo appalto è viziato da una grande illegittimità. La legalità
non va soltanto sbandierata -ha aggiunto- ma perseguita negli
atti".
E così Raffaele Farigu (Nuovo Psi), per il quale "Il potere di
sindacato del Consiglio rischia di diventare inutile perchè sempre
più spesso i suoi atti non vengono rispettati. E' molto
preoccupante l'evidente inquinamento del sistema di governo che
rischia di avviare una deriva antidemocratica".
Sicuramente, secondo Sergio Milia (Udc) "questa legislatura sta
fornendo una gran quantità di materiali che mettono in evidenza un
sistema complessivo e complesso di illegittimità. Il vaso è ormai
colmo".
Ed infine Giorgio La Spisa (FI), che laconicamente ha osservato:
"Non facciamo denunce ma accendiamo una luce perchè i sardi possano
vedere"
I consiglieri di opposizione hanno quindi preannunciato la
richiesta di un dibattito urgente in Aula.
(LP)
Si allega il testo
integrale della mozione