CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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Si terrà la prossima primavera la Conferenza regionale sull'emigrazione. Lo ha comunicato l'assessore del Lavoro alla Seconda commissione. Le difficoltà della Commissione regionale pari opportunità.
Cagliari, 25 settembre 2007 - Non si farà più a
dicembre (com'era previsto) la Conferenza regionale
sull'emigrazione. Al fine di monitorare la situazione e raccogliere
maggiori informazioni sull'evoluzione del fenomeno (in particolare
sull'emigrazione intellettuale giovanile) la Conferenza slitterà al
primo semestre del 2008, tra marzo e aprile. Lo ha comunicato alla
Commissione diritti civile (presidente l'on. Frau) l'assessore del
Lavoro, Romina Congera. L'obiettivo è quello di mettere a fuoco la
revisione della legge, ormai datata, affinché sia la Conferenza a
indicare i nuovi criteri. Se ne comincerà a parlare venerdì, quando
si riunisce la Consulta per l'emigrazione.
L'audizione dell'assessore ha offerto l'opportunità di accennare ad
altri problemi. Si è parlato (problema sollevato dall'on.
Caligaris, Sdi-Rnp) del futuro del "Messaggero sardo", organo di
informazione destinato agli emigrati, che ha sospeso le
pubblicazioni da qualche tempo. Destinato inizialmente ad essere
potenziato con una edizione video ed un portale, ora viene
ridimensionato: quasi dimezzata la spesa (da 600mila d 350mila
euro), il progetto riguarda solo il giornale cartaceo. Il target di
77mila indirizzi (13mila in Sardegna, agli emigrati di ritorno)
sarà probabilmente ridotto, come il numero delle "uscite". La
volontà politica di riprendere le pubblicazioni c'è, ha detto
l'assessore.
Sulla ipotesi di trovare misure compensative a fronte della tassa
sulla seconda casa che gli emigrati sono chiamati, con la
Finanziaria 2007, a pagare, l'on. Caligaris ha chiesto se
l'assessorato abbia in atto qualche iniziativa. L'assessore ha
riferito delle "considerazioni molto forti", espresse e "messe a
verbale" da parte degli emigrati. Ma per il momento non se ne
parla.
L'on. Simonetta Sanna (Margherita) ha sollecitato un'indagine più
puntuale sulla nuova emigrazione. Una volta conosciuto il problema,
si auspica l'adozione dei necessari correttivi.
La Commissione ha poi sentito, in audizione, le rappresentanti
della Commissione regionale per le pari opportunità, un organismo
che si muove - hanno detto - tra molte difficoltà anche a causa
dell'indifferenza che lo circonda. Anche in questo caso, alla luce
dell'esperienza, la legge istitutiva va rivisitata. La Commissione
proporrà alcune modifiche che presenterà alla Commissione tra un
paio di mesi. Avendo il compito di rappresentare le donne sarde, è
stata chiesta maggiore considerazione dalle istituzioni e la
possibilità di relazionarsi col Consiglio. L'attuale condizione è
stata giudicata dalle interessate del tutto insoddisfacente.
(adel)