CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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In commissione il Documento strategico regionale preliminare 2007-2013 = In seduta congiunta la Seconda e la Terza commissione sentono il Presidente Renato Soru: "massimizzare l'impatto dei fondi europei"

 

Cagliari, 27 giugno 2007 - Attrarre investimenti e imprese, promuovere la ricerca e l'imprenditorialità, investire sul capitale umano: sono questi gli obiettivi di fondo del Documento strategico (Dsr) 2007-2013 illustrato dal Presidente della Regione, Renato Soru, in qualità di assessore alla Programmazione ad interim, davanti alle Seconda commissione consiliare (Politiche comunitarie, presidente Alessandro Frau) ed alla Terza (presidente Giuseppe Luigi Cucca) nel corso della seduta congiunta di questa mattina Si tratta del documento di programmazione previsto dal Regolamento CE (1083/2006) nell'ambito delle politiche di coesione comunitaria, che dal livello regionale confluisce in un documento denominato Quadro strategico nazionale e che avrà lo scopo di "orientare le risorse che la politica di coesione destinerà al nostro Paese". Un percorso molto rigido, ha spiegato il Presidente Soru, con dei margini di discrezionalità a livello regionale ridotto.
Una riunione interlocutoria, quella di stamani, che dopo la relazione del Presidente è stata aggiornata alla prossima settimana. C'è infatti l'esigenza da un lato di dare modo ai commissari di leggere e analizzare il documento presentato, ma è pure necessario verificare se proceduralmente il documento avrà solamente l'approvazione delle due commissioni oppure se dovrà andare anche all'esame del Consiglio, cosa auspicata da diversi consiglieri presenti, in particolare dell'opposizione.
Come ha sottolineato il Presidente Soru, si tratta di un documento di primo livello in quanto il DSR preliminare dovrà confluire con le opportune variazioni nel Documento strategico unitario nazionale. Con questo atto, ha ricordato Soru, "Si punta a massimizzare l'impatto dei fondi europei a livello nazionale e regionale", ed in questo ambito sono stati individuati tre obiettivi strategici e varie priorità. Gli obiettivi strategici sono: accrescere la capacità della Sardegna di attrarre investimenti e imprese, promuovere la ricerca e l'imprenditorialità, investire sul capitale umano ed i servizi alla persona. Fra le priorità il miglioramento delle infrastrutture materiali (dalle reti di trasporto, alle reti energetiche, a quelle telematiche), l'aumento dell'efficienza della pubblica amministrazione, lo sfruttamento del vantaggio derivante dagli "attrattori" naturali e paesaggistici, incremento degli investimenti nella ricerca, per la propensione all'imprenditorialità ed alla cultura d'impresa, il rafforzamento del tessuto produttivo e della competitività, infine le priorità riguardanti gli investimenti sul capitale umano e i servizi, in particolare accrescimento dei livelli di istruzione a livello europeo, accrescere la partecipazione al mercato del lavoro, garantire servizi socio sanitarie adeguati. Notevoli le risorse che potrebbero arrivare in Sardegna, fra esse, ha sottolineato il presidente,
A conclusione della relazione del Presidente Soru (che ha annunciato di doversi allontanare per altri importanti impegni istituzionali, lasciando i dirigenti della Programmazione per le delucidazioni tecniche) sono intervenuti vari consiglieri, che hanno sottolineato l'esigenza di una riflessione più accurata a livello politico. Fra i vari argomenti posti vi è stato quello procedurale cui si è accennato, concernente il passaggio eventuale all'esame dell'aula del Documento strategico (ma in altre regioni ciò non accadrebbe, come ha sottolineato il presidente). In attesa di una adeguata interpretazione giuridica la seduta è stata quindi rinviata. (LP)