CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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Un ponte fra la Sardegna ed il Congo al centro della visita dell'ambasciatore del Paese africano in Consiglio regionale = Il vice Presidente Eliseo Secci:"Importante avviare relazioni di conoscenza e collaborazione" = Albert Tshiseleka Felha: "Puntiamo molto sul partenariato"
Cagliari, 27 marzo 2007 - L'ipotesi di adeguate
forme di collaborazione fra la Sardegna e la Repubblica democratica
del Congo al centro dell'incontro fra il Vice presidente del
Consiglio regionale, on. Eliseo Secci, e l'ambasciatore in Italia
del Paese africano, signor Albert Tshiseleka Felha. Una visita di
grande cordialità nel corso della quale il Vice presidente Secci ha
manifestato l'apprezzamento per il grande progresso di
democratizzazione compiuto dal Congo, anche con le recenti prime
elezioni politiche e con l'avvio di un nuovo processo di
modernizzazione e di sviluppo. Apprezzamento anche per l'interesse
di un paese dalle grandi potenzialità economiche, come il Congo,
per la Sardegna, che mira a realizzare un ponte fra le due sponde
del Mediterraneo verso il continente africano.
L'occasione della cordiale visita, la pubblicazione del
libro-reportage di Enrico Pili, "Adesso, a poche ore da qui"
(Editrice Scuola Sarda) che ha portato la testimonianza delle
recenti elezioni democratiche e l'esperienza di un popolo e di una
nazione che dallo sfruttamento coloniale, ha attraversato un buio
periodo di dittatura e di sofferenza, fino alla nuova ventata di
democrazia, che con le consultazioni di pochi mesi fa e con il
nuovo governo, si sta per aprire.
Nell'esprimere la soddisfazione del Consiglio regionale, Eliseo
Secci ha sottolineato l'importanza, per la Sardegna, di avviare
nuove e interessanti relazioni, sia economiche che culturali, con
regioni e province di altre nazioni, pur nell'ambito delle proprie
competenze regionalistiche e parlamentari, ed ha espresso il
convincimento che la testimonianza di Enrico Pili sia un utile
strumento di conoscenza fra i due popoli sardo e congolese.
"Il Congo -ha detto da parte sua il signor Felha- si accinge ad
avviare una fase nuova di cooperazione con l'Italia, nella quale la
Sardegna avrà sicuramente uno spazio importante". "Se potessi
scegliere dove aprire installare il mio ufficio sarebbe sicuramente
in questa bellissima città ed in questa bellissima regione", ha
dichiarato l'ambasciatore, il quale ha spiegato che la nuova
organizzazione amministrativa del suo paese in province darà
sicuramente l'opportunità di avviare un rapporto di collaborazione
fra esse e la Sardegna.
Al termine della cordiale visita, il vice presidente Eliseo Secci
ha offerto all'ambasciatore la riproduzione di una navicella
nuragica ed un volume sulla Sardegna, non senza appuntare egli
stesso sulla giacca dell'ospite lo stemma dei quattro mori in
ricordo della visita.
Al termine dell'incontro, l'ambasciatore Albert Tshiseleka Felha ha
incontrato i giornalisti. Nel corso della breve conferenza stampa,
Enrico Pili, autore del reportage, e l'editore Walter Giglio, hanno
illustrato come è nato il libro e l'importante esperienza compiuta
nel Paese africano, ed il clima di autentica liberazione
democratica che si respirava negli ultimi mesi del 2006. Un popolo
che tornava alle urne dopo 46 anni di oppressione, nonostante i
tentativi di Lumumba, scomparso tragicamente, di far uscire il
proprio popolo dalla tragedia. Un particolare ringraziamento Pili
ha voluto testimoniare per l'on Maria Grazia Caligaris, e il suo
sostegno.
Felha ai giornalisti ha ricordato che la sua presenza in Sardegna
oltre che per presentare il libro aveva lo scopo principale di
presentare il Congo e il suo popolo. Un Popolo, ha detto che si
lascia alle spalle il vecchio Congo e che si avvia a costruire il
nuovo Congo. "Una fase di transizione che porta a realizzare la
pace, la stabilità e lo stato di diritto". "Siamo sulla strada
giusta", ha detto Felha "e una delle priorità è lo sviluppo". "Per
questo -ha proseguito- puntiamo alla collaborazione ed al
partenariato: per avere tecnologie per lo sfruttamente delle
immense ricchezze naturali del Paese. E l'Italia e la Sardegna in
particolare possono avere un loro spazio". (LP)