CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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Finanziaria: Css-Ugl-Cisal fortemente critiche = Dalle banche apprezzamento per lo sforzo di risanamento finanziario

 

Cagliari, 15 marzo 2007 -  Sostanziale giudizio positivo da parte dei rappresentanti degli istituti di credito: Banco di Sardegna, Cis e Sfirs, insoddisfazione e perplessità da parte delle organizzazioni sindacali CSS. Ugl e Cisal al termine delle audizioni sulla manovra finanziaria che la Terza commissione (Programmazione), presieduta da Giuseppe Luigi Cucca (Margherita) (vice presidente Mario Diana, An) ha svolto nella mattinata. Audizioni che proseguiranno nel pomeriggio con i rappresentanti dei sindacati confederali Cgil-Cisl-Uil e successivamente con le Università e la Confindustria.

Sindacati

Secondo le organizzazioni dei lavoratori ascoltati questa mattina troppo elevati sono i residui passivi, persiste la difficoltà di spendita delle risorse il che pesa fortemente sulle piccole imprese e sull'artigianato. Questo il giudizio di Giacomo Meloni, segretario della Confederazione sindacale sarda, per il quali fondi del 2006, anche a causa dell'esercizio provvisorio, non sono ancora pervenute alle aziende, che sono state così costrette ad indebitarsi. Secondo Meloni sono sottostimate le risorse destinate all'ambiente ed al risanamento ambientale, "l'impressione è che manchino figure tecnico professionali per questo comparto". Fortemente critici, i sindacati ascoltati stamane, per la rinuncia ai fondi statali per la Sanità, così come sono ritenuti insufficienti i fondi a favore della filiera agroalimentare. Una critica di fondo riguarda infine il fatto che non vengano più erogati i sostegni prima previsti a favore delle organizzazioni sindacali e soprattutto che vi sia stato ben poco tempo fra divulgazione effettiva dei documenti sulla manovra e convocazione delle audizioni: le piccole organizzazioni, è stato detto, fanno fatica ad auto finanziare strutture e uffici studi adeguati. Pietro Carbini segretario regionale della Cisal, e Lino Fiori, del provinciale di Sassari, hanno lamentato che sull'istruzione vi sia poco spazio in questa Finanziaria. Se si dovesse rispettare la normativa nazionale che indica come limite minimo di affollamento scolastico 20,4 alunni per aula, è stato detto, si rischia di perdere in Sardegna (oggi a quota 18,5%) ben 900 aule e circa tre mila insegnanti. La Regione quindi dovrà assolutamente integrare le risorse nel settore.Ma non solo, è gravissima la situazione nella formazione professionale, e gravissima la crisi industriale che impone scelte più coraggiose da parte della Regione.
Fortemente critico anche Piergiorgio Piu dell'UGL: terziario nell'incertezza, nella precarietà per i licenziamenti, settore del trasporto merci sotto pressione a causa dell'insularità (continuità territoriale da affrontare), disoccupazione pesantissima e dilagante, agricoltura complessivamente preda di fortissimi indebitamenti. Occorre insomma, è stato detto una azione decisa per riprendere in mano la situazione e su questo, secondo Piu va recuperata la battaglia per la Zona Franca.
Diversi gli interventi dei consiglieri. Per Mariano Contu (Fi), il confronto con i sindacati doveva precedere la definizione della finanziaria per poter recepire suggerimenti e proposte. Pierpaolo Vargiu (Rif), ha approfondito la questione dell'istruzione ed ha lamentato che le organizzazioni sindacali non siano state poste in condizioni di approfondire realmente il documento finanziario perchè non hanno adeguate strutture che la Regione dovrebbe garantire. Di disparità di attenzione fra sindacati maggiori e piccoli numericamente ha parlato Silvestro Ladu (Fortza Paris). Mentre Adriano Salis (Fas) ha ricordato "che mentre in passato le manovre erano caratterizzate da tagli, oggi finalmente si liberano risorse per il sistema produttivo", quanto al problema del sostegno alle organizzazioni sindacali è un tema da riconsiderare. Analogo il giudizio di Vincenzo Floris (Ds), "I suggerimenti e le vostre riflessioni sono estremamente utili. E' importante avere tutte le voci, certo la difficoltà di comunicazione con le organizzazioni sociali non è un fatto positivo". Una riflessione va fatta sulla legge 31 e sulle risorse ai sindacati.
Per Mario Diana (An), le risorse aggiuntive ancorchè future ed incerte, dovrebbero essere assegnate alla copertura del disavanzo, mentre occorre vedere quanto dei residui passivi è spendibile per le attività di sviluppo: "siamo fortemente perplessi e preoccupati, siamo davanti a una finanziaria squilibrata". Per Raffaele Farigu (Misto) occorre denunciare con forza che le organizzazioni non avendo risorse non hanno la possibilità di approfondire adeguatamente documenti così complessi e che non abbiano ricevuto tempestivamente i documenti.
Banche
E' stato poi il turno degli Istituti di Credito, rappresentati da Natalino Oggiano, direttore del Banco di Sardegna, Gianfranco Bottazzi, presidente della Sfirs e il dottor Arca del Credito industriale sardo. Per Oggiano l'impianto della manovra è buono, si prosegue nello sforzo di risanamento, si denota un maggiore spazio alle iniziative per lo sviluppo. Con una raccomandazione: occorre evitare che vi sia un divario troppo alto fra tempi di contenimento della spesa e tempi degli interventi a favore dello sviluppo. Una attenzione particolare Natalino Oggiano ha sollecitato per la condizione della disoccupazione giovanile ad alta preparazione, come i laureati. Solo pochi trovano presto lavoro per la maggior parte si fa molta fatica. Apprezzamento per la manovra anche da parte di Gianfranco Bottazzi, che considera in linea con le sfide impegnative che pongono le strategie concordate dall'Europa a Lisbona. Per Bottazzi occorre una attenzione particolare per le infrastrutture, terreno su cui anche le imprese trovano slancio verso lo sviluppo. Giudizio positivo infine sull'attenzione data al project financing ed alle attività di progetto in generale. D'accordo infine anche Arca sul rigore finalizzato alla riduzione del debito e degli sprechi. Bene l'attenzione allo sviluppo del Turismo ma occorre una maggiore integrazione fra tiurismo balneare e culturale.
Quindi le varie richieste di precisazioni. L'on Mario Diana (AN) ha chiesto chiarimenti sulla difficoltà dell'accesso al credito di molte aziende specialmente agricole. Chiarimenti anche sulla situazione societaria delle Legler e sulle vicende del Galsi. Anche Silvestro Ladu (FP) ha chiesto approfondimenti sulla situazione del tessile di Ottana. Pierpaolo Vargiu (Rif) ha sollecitato notizie sul grado di esposizione bancaria delle aziende agricole e sulle modifiche statutarie della Sfirs. Per Franco Ignazio Cuccu (Udc), è utile conoscere lo stato reale del sistema produttivo regionale. Critico Raffaele Farigu (Misto) che si attendeva osservazioni dalle banche. Sull'alto livello dei residui, sulle tasse sulle plusvalenze e sulle seconde case, sulla progettazione integrata ha proposto chiarimenti Roberto Capelli. Maggiori approfondimenti Antonio Biancu (Margherita ha chiesto sul problema del lavoro giovanile e sui laureati, e Adriano Salis ha chiesto quali riflessi vi siano stati sui flussi finanziari con le tasse sulle seconde case. (LP)
Non si sono apprezzate contrazioni sui flussi finanziari per l'edilizia, ha risposto Oggiano, ma forse perchè si tratta di vecchi progetti. Probabile invece per le zone costiere qualche flessione futura. Le attività degli istituti finanziari possono avere qualche riduzione. Per quanto concerne i laureati la preoccupazione deve essere forte. Un alto numero fa fatica a trovare lavoro. E in generale la preparazione dei giovani sardi è di alto livello. Ribadisce che vi sia preoccupazione se alla rifduzione della spesa regionale non faccia da adeguato contraltare la spendita pèer lo sviluppo. Restano intoccati i difetti di fondo della nostra economia: imprese piccole per competere e scarsa internazionalizzazione di loro mercati. Quanto al settore agricolo, su circa 40 mila imprese, 1200 sono "in sofferenza", ma complessivamente la maggior èparte delle altre non è in grado di fare accumulazione. Infine la scocietà: i sardi sono sempre più indebitati, le famiglie, fra credito al consumo e prestiti sono in aumento. Può essere un segno positivo perchè magari è cresciuta la ricchezza, ma il dato può anche essere di segno negativo.
Quindi Bottazzi, sulla Legler: ha illustrato le varie fasi dell'operazione, giudicandola positiva. Quanto all'impegnmo della Sfirs nel progetto Galsi , ha detto che esso andrebbe nel verso di fare della Sfirs una finanziaria orientata allo sviluppo, terreno sul quale avrebbe le carte in regola per un ruolo attivo.