CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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Conferenza stampa del presidente Giacomo Spissu: bilancio positivo sull'attività Consiliare nei primi due anni e mezzo della legislatura ma altre riforme attendono

 

Cagliari, 5 gennaio 2007 -  264 sedute in due anni e mezzo contro le 185 dell'intera legislatura passata; 266 progetti di legge presentati contro i 281 dell'intera legislatura precedente; di questi 49 sono stati approvati in questi due anni e mezzo, nella intera XII legislatura 51. Sono solamente alcuni dei dati che il Presidente del Consiglio regionale, on. Giacomo Spissu ha fornito nel corso della conferenza stampa indetta oggi per fare un primo bilancio della attività del Assemblea regionale e cominciare a tracciare alcuni programmi per il secondo scorcio di legislatura. Un bilancio che, secondo il massimo rappresentante dell'Assemblea regionale, denota un lavoro considerevole dal punto di vista quantitativo e qualitativo il cui merito va certamente alla maggioranza ma anche all'opposizione. Dal 2004 ad oggi, l'attività del Consiglio regionale è costantemente cresciuta: dalle 59 sedute del 2004 (considerando che la nuova legislatura è cominciata a luglio) si è passati alle 96 sedute del 2005, per toccare la cifra di 109 sedute nell'anno appena trascorso. Per quanto riguarda il lavoro preparatorio delle commissioni, si rileva che questa parte di attività sia stata particolarmente importante. Rispetto al 2005 sia il numero delle sedute sia il numero delle ore di riunione sono aumentate di oltre il 50%. Questi dati sono ancora più significativi se raffrontati allo stesso anno del giro di boa della precedente legislatura che aveva messo in evidenza cifre inferiori del 60%.
"Si tratta di una attività importante per la quale si deve essere soddisfatti, che deriva anche dal nuovo regolamento con la programmazione dei lavori consiliari", ha detto il presidente del Consiglio, a conclusione della lunga serie di dati. Nel corso della conferenza stampa il presidente ha dato atto all'opposizione di aver svolto una importante lavoro, ed ha auspicato "la collaborazione e la ricerca, da parte dell'opposizione assieme alla maggioranza, di una soluzione per la riscrittura nella sede del Consiglio della bozza di nuovo Statuto". Certo resta il rammarico per la battuta d'arresto del cammino verso il nuovo statuto essendo stata di fatto bloccata la nascita della Consulta statutaria per la mancata partecipazione della minoranza. Bisogna pertanto proseguire sulla strada delle riforme e sarebbe auspicabile che la minoranza non si sottragga, ha detto il presidente, alla ricerca ed alla collaborazione con la maggioranza per la riscrittura dello Statuto.
Per quanto riguarda il programma per il secondo pezzo della legislatura, il Presidente Spissu, dopo aver sottolineato come finora siano state portate a compimento importanti riforme, ha ricordato che da lunedì prossimo riprenderà l'esame del Piano sanitario, al quale seguiranno le mozioni di sfiducia presentate dall'opposizione, per proseguire quindi con la legge Statutaria. Una legge importante, ha ricordato Spissu, perchè essa potrà delineare meglio ruolo e centralità del Consiglio regionale nel suo rapporto con la Giunta e la presidenza della Regione. Su questo tema del rapporto fra i due organi della Regionale, il presidente si è detto contrario ad una eventuale sottrazione di poteri della Presidenza della Regione, mentre è invece necessario disegnare meglio e potenziare le funzioni legislative e di controllo consiliari tenendole distinte rispetto al ruolo di governo.
Rispondendo ad alcune domande dei giornalisti il presidente Spissu è intervenuto sulla vicenda della gara per l'affidamento della pubblicità istituzionale della Regione, ricordando che il Consiglio ha deliberato la costituzione di una commissione di inchiesta che verrà costituita nell'arco di pochi giorni, probabilmente anche lunedì. Quanto alla vicenda dei concorsi, il presidente ha sottolineato come si sia incappati in una "vicenda antipatica che getta discredito"; certamente -ha aggiunto- amplificata anche dalla pressione che si crea quando ad un concorso per pochi posti partecipano oltre 7 mila aspiranti. "Assumeremo comunque -ha detto il presidente- tutte le iniziative idonee ad elevare il controllo". Una domanda specifica sul ritardo nella approvazione della legge sul Corecom (Comitato regionale della comunicazione), legge che ha avuto un iter travagliato ma che si spera possa tornare presto in Aula. (LP)