CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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Con il primo sì di ieri alla legge Statutaria una nuova disciplina dei rapporti fra Consiglio, Presidente ed esecutivo = Stefano Pinna: "Una tappa fondamentale nel processo di riforma della Regione"
Cagliari, 24 novembre 2006 - "Una tappa fondamentale
nel processo di riforma della Regione. Con questa legge si
definiscono la forma di governo e le relazioni corrette fra
presidente, giunta e consiglio", lo ha dichiarato il presidente
della Prima commissione, Autonomia, on. Stefano Pinna (Ps),
all'indomani della approvazione dell'articolato della Legge
Statutaria, che sarà ora trasmesso al parere del Consiglio delle
autonomie locali prima della approvazione definitiva.
"Un provvedimento importante - precisa Stefano Pinna - che mantiene
ferma la distinzione fra la funzione di Governo e quella
legislativa e di controllo. La prima in capo all'esecutivo, la
seconda in capo al legislativo.".
"In questo modo -ha precisato il presidente della Prima
commissione- abbiamo obbedito ai principi fondamentali dello
Statuto regionale"
La legge Statutaria approvata ieri a tarda sera è una legge
"rinforzata" che si colloca al di sopra delle leggi ordinarie, e
definisce la forma di governo e i rapporti fra gli organi della
Regione. Un articolato snello, data la materia (una trentina di
articoli), che, partendo dalla definizione della partecipazione
popolare e disciplinando la trasparenza della azione amministrative
nell'ambito dei principi di legalità ed imparzialità, affronta il
nocciolo centrale che riguarda appunto la forma di governo della
Regione, indica le regole e i doveri dell'attività politica
affronta il tema dei costi della politica fino a disegnare ambiti e
funzioni dei tre organi fondamentali: Consiglio regionale,
Presidente della Regione ed Esecutivo.
Come ha ricordato Stefano Pinna: "Si parte dal presupposto che il
presidente ed il Consiglio vengano eletti contestualmente in modo
che i destini rispettivi siano legati fra loro e col patto
elettorale secondo il principio della consonanza politica. E' il
programma, il progetto comune, che li vincola reciprocamente e crea
il rapporto fiduciario con gli elettori". Fra gli organi "si opera
una distinzione senza con ciò separare i livelli di
responsabilità".
Una parte importante della normativa riguarda la partecipazione
popolare. In particolare viene ben precisata la funzione e la
disciplina dei referendum che possono essere abrogativi,
propositivi (trattandosi di Regione a statuto speciale) e
consultivi.
Altra parte di grande interesse ed attualità riguarda
l'ineleggibilità, e l'incompatibilità soprattutto in funzione dei
conflitti di interesse.
Diventa urgente ora -ha concluso Stefano Pinna- passare con urgenza
e approvare la legge di organizzazione che discende dalla legge
statutaria" (c'è già un disegno di legge)". E, sottolineando il
grande impegno richiesto dall'esame della Statutaria, Pinna ha
aggiunto: "Voglio ringraziare il lavoro straordinario di tutti i
consiglieri, di maggioranza e di opposizione, che, pur nella
distinzione dei ruoli, hanno consentito di lavorare in piena
serenità, licenziando un testo nato per il futuro della Regione:
perchè migliorare la qualità delle istituzioni significa rafforzare
la democrazia". (LP)