CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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L'on Paolo Pisu alla Settimana delle Regioni a Bruxelles: "La coesione europea una parola vuota se l'Ue non prende a cuore l'insularità della Sardegna"
Cagliari, 14 ottobre 2006 - "L'Unione europea tenga
se¬riamente in considerazione lo stato di insularità della
Sardegna. Altrimenti le affermazioni sul diritto alla mobilità,
sulle pari opportunità nel commercio, sulla coesione esterna ed
interna ri¬marrebbero parole vuote". Lo ha affermato il presidente
della Commissione politiche comunitarie del Consiglio regionale
Paolo Pisu (PRC) nell'aula del Parla¬mento europeo, in occasione
della "Settimana europea delle regioni e delle città", che si è
tenuta a Bruxelles dal 9 al 12 ottobre.
Il presidente della commissione, Pisu, era affiancato dall'on.
Simonetta Sanna (Margherita), componente della stessa Commissione.
Il tradizionale appuntamento annuale, organizzato dal Comitato
delle Regioni e dalla Direzione regionale delle politiche regionali
della Commissione europea, era dedicato quest'anno al tema
"Investire nelle regioni e nelle città d'Europa - partner pubblici
e privati per lo sviluppo e l'occupazione".
Intervenendo nella sessione di chiusura della Settimana, che si è
svolta giovedì, Paolo Pisu, ha ricordato che la Sardegna dal 2007
uscirà dal gruppo delle Regioni che ricevono dall'Unione europea il
massimo livello di aiuti allo svilup¬po, avendo superato di appena
lo 0.3% il parametro richiesto. Cionostante, restano ancora
nell'Isola troppo squilibri interni e soprattutto troppe
diseconomie esterne, la principale delle quali è rappresentata
dalla condizione di insularità di grande distanza.
Infine Pisu ha ricordato che, se è importante parlare delle regioni
e dei loro rapporti, si deve anche tenere conto che alcune regioni
rappresentano anche popoli, con i loro tratti originali e
specifici, e perciò si deve costruire un'Europa fatta non solo di
stati, ma anche di regioni e di popoli.
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