CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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Consorzi di bonifica: si discutono le proposte di riordino. Audizione degli assessori Foddis e Mannoni in V commissione

 

Cagliari, 4 ottobre 2006 - Cinquanta miliardi di lire circa di debiti complessivi per nove consorzi di bonifica, gigantismo e normativa datata, problema di eventuali esuberi: questi sono solo alcuni dei problemi sul tavolo della Quinta commissione (Agricoltura) presieduta dall'on Alberto Sanna (Ds), che ha sentito in audizione questa sera l'assessore all'Agricoltura, Francesco Foddis e (mentre scriviamo ndr) l'assessore ai lavori pubblici Carlo Mannoni. Il che significa riordino complessivo del settore: dalle competenze ai bilanci, dalle forme di rappresentanza al numero dei consorzi (da 9 a 4?), dall'efficienza alle funzioni. Una riorganizzazione prevista da varie proposte di legge e da un disegno di legge della Giunta, che dovranno trovare composizione in Commissione, con un progetto normativo unitario da trasmettere all'aula.
E subito alcuni quesiti sono emersi con forza. "Nove consorzi sono una esagerazione?", "come far arrivare l'acqua a bocca di comprensori a prezzi omogenei su tutto il territorio?", "come riportare a omogeneità i consorzi?", ed infine "in che modo salvaguardare professionalità e competenze all'interno di un sistema efficiente?".
Come ha affermato l'on. Attilio Dedoni (Riformatori) è necessario affrontare "con determinazione il problema della base debitoria che non è affatto"; "il problema è trovare il modo di appianare il debito in modo che si possa ripartire da zero, ma con la garanzia che non si torni in poco tempo alla attuale situazione".
"Non c'è una specifica criticità esclusiva cui ricondurre la grave situazione debitoria -ha detto l'assessore Foddis- In alcune situazione disordini amministrativi, in alcuni contenziosi vari". Altre volte , è stato detto, ampie aree attrezzate, ma limitatamente utilizzate con costi organizzativi sproporzionati.
Numerose le osservazioni dei consiglieri. Per Peppuccio Fadda (Rc), "il dimagramento di funzioni nei consorzi deve essere preceduto da una analisi delle funzioni da attribuire", C'è poi una questione degli organi di governo e della loro democraticità.
"Occorrono certezza -ha detto l'on Antonio Calledda (Ds)- sulle singole situazionni. E' necessaria una analisi sugli eventuali esuberi. I sistemi elettorali hanno creato negative cristallizzazioni".
Il problema dei debiti e di chi deve pagarli è stato ribadito dall'on Nello Cappai (Udc), "si propongono 4 consorzi al posto di nove, ma come far pagare i debiti? Li dovrà sopportare la Regione?".
"Il gigantismo di alcuni consorzi, le invasioni di campo, spesso l'inefficienza", sono per l'on. Giuseppe Cuccu (Margherita) elementi su cui riflettere a fondo. Le funzioni talvolta di interesse pubblico e talvolta di interesse privatistico sono un altro aspetto da analizzare in funzione dei bilanci dei consorzi, ha sottolineato Cuccu. "Bisogna partire dal loro ruolo e solo dopo parlare di personale e di numero dei consorzi".
Per l'On. Silvestro Ladu (Fortza Paris, "Si deve partire dal fatto che il sistema è cambiato. Va rivisto il ruolo e le competenze: la riforma non deve partire dal personale. Anche il numero dei consorzi va rivisto con opportuni accorpamenti".
Infine per Giuseppe Atzeri (Psd'Az), occorre una analisi attenta dei possibili correttiti. "I sistemi elettorali -ha detto ad esempio- non sono mai neutri". Secondo Atzeri si può intervenire in molti modi ma occorre attenzione.
Nessuna replica in senso proprio da parte dell'assessore Foddis, che ha preso atto "della pacatezza e della larga convergenza sui problemi. Sono state fatte analisi corrette e puntuali: dal gigantismo all'allargamento delle competenze. C'è ampia disponibilità ad affrontare seriamente la situazione". (L.P.)

 

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