CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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Mozione per la democrazia in Congo (prima firmataria Maria Grazia Caligaris): "La Regione ed il Consiglio diano il loro sostegno alla Missione degli Osservatori della Società Civile per le prime elezioni in Congo dopo 46 anni"
Cagliari, 20 luglio 2006 - La Sardegna in Congo per
sostenere il processo di democratizzazione e vigilare in occasione
delle prime elezioni politiche in quel Paese dopo 46 anni. E'
quanto auspica la mozione di cui sono primi firmatari Maria Grazia
Caligaris e Mondino Ibba (Rnp), che invita la Regione ed il
Consiglio regionale a garantire la propria presenza morale a fianco
delle organizzazioni umanitarie che si recheranno in Congo. Ciò
potrebbe avvenire con appositi messaggi ufficiali, anche sulla base
del fatto che fra gli Osservatori europei guidati
dall'europarlamentare Philippe de Morillon, vi sarà anche un sardo,
Enrico Pili, esponente della Associazione "Beati costruttori di
pace" insieme alle altre organizzazioni umanitarie.
L'iniziativa è stata illustrata questa mattina dai consiglieri
Maria Grazia Caligaris e Mondino Ibba nel corso di una conferenza
stampa. "Sarà un appuntamento molto importante, addirittura
epocale, quello del 30 luglio -ha ricordato Caligaris- perchè dopo
46 anni sarà data al popolo congolese l'opportunità di costruire un
governo democratico". Ma la Rosa nel pugno vuole anche andare
oltre, come ha ricordato la consigliera regionale Maria Grazia
Caligaris: "La mozione vuole essere l'avvio di un processo che
possa scaturire in un rapporto di gemellaggio fra la Sardegna ed il
Congo". L'iniziativa, ha ricordato anche la rappresentante di Rnp,
ha avuto l'appoggio dei rappresentanti di altri gruppi: Peppino
Balia (Fas), Paolo Licheri (Rc), Siro Marrocu (Ds), Antonio Biancu
(Margherita-Dl), Giuseppe Atzeri (Psd'Az), (ma solamente l'urgenza
di raccogliere il minimo di firme necessarie alla formalizzazione
della mozione ha ostacolato l'allargamento agli altri consiglieri
della sottoscrizione del documento): "Molti altri colleghi
consiglieri che ho avuto modo di contattare sostengono fortemente
la mozione", ha spiegato la Caligaris. "Non saranno elezioni facili
- ha concluso- perchè ci sono 33 candidati alla presidenza e
scendono in lizza 267 partiti. Per questo l'UE ha stanziato 440
milioni di dollari per garantire un confronto democratico".
"La nostra iniziativa vuole anche essere un segno della dimensione
internazionalista della proposta solidaristica della Rosa nel Pugno
-ha sottolineato Ibba- Nessuno da solo può pensare di cambiare il
mondo, ma la capacità di iniziativa singola sommata ad altre
diventa una forza". "Il Congo sembra una realtà distante, invece è
più vicino, di quanto non si creda, in questo pianeta sempre più
piccolo. Quest'anno saranno 200 anni dalla nascita di Giuseppe
Garibaldi, un uomo che questa dimensione internazionale ci ha
insegnato ad assumere, rischiando la vita in giro per il mondo in
difesa dei deboli e della libertà".
Il vero problema, come ha spiegato Enrico Pili, ex dirigente Cgil e
segretario comunale, sarà "vigilare per fare in modo che la
popolazione possa recarsi a votare in un paese senza strutture e
servizi, per garantire la massima democrazia delle elezioni". "La
missione degli Osservatori della società civile italiana partirà
domenica 23 luglio e sulla scorta di precise "regole di ingaggio"
per evitare incomprensioni con le popolazioni locali, affiancherà
le strutture congolesi per una adeguata vigilanza".
All'iniziativa hanno già aderito le amministrazioni comunali di
Burcei, di Mandas, di Villasor e di Sestu. (L.P.)
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