CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII legislatura
Proposta di legge per istituire il Registro sulle unioni civili = Maria Grazia Caligaris: "Così si garantiscono diritti civili inviolabili che trovano fondamento nella Costituzione"
Cagliari, 30 maggio 2006 - "Il Registro regionale
delle unioni civili rappresenta il primo passo di un percorso
importante per il riconoscimento delle coppie di fatto e garantire
diritti civili inviolabili che trovano fondamento nella stessa
Costituzione", così l'on. Maria Grazia Caligaris (Sdi - Rnp), che
ha illustrato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa,
la propria proposta di legge per "L'istituzione del registro
regionale delle unioni civili". Proposta di legge assegnata alla
Seconda commissione, Diritti civili, con l'auspicio che possa
essere portata in discussione entro il corrente anno. Affiancata da
Franco Fiori, segretario provinciale della Rosa nel Pugno, da
Antonio Mereu, segretario cittadino, e da Michele Demontis, in
rappresentanza della componente dei Radicali della RNP, l'on
Caligaris ha precisato che "l'intento è di dare la possibilità a
chi vive un rapporto di coppia sia eterosessuale che omosessuale,
di poter fruire ad una serie di diritti".
"Un consistente numero di persone -ha ricordato Maria Grazia
Caligaris- attualmente anche in Sardegna, pur vivendo stabilmente
in coppia, per diverse ragioni non intende trasformare il rapporto
affettivo in un matrimonio. Giovani in precarie condizioni di
lavoro, coniugi che attendono sentenze di divorzio, vedove e
anziani che temono di perdere la pensione di reversibilità, coppie
(di diverso sesso o dello stesso) che decidono di vivere insieme
per dividere le spese oltre che per combattere la
solitudine".
Caligaris ha anche sottolineato che altre quattro Regioni stanno
promuovendo analoghe iniziative al fine di predisporre una proposta
di legge nazionale in questo senso.
Una legge snella e agile, quella proposta dall'on Maria Grazia
Caligaris, composta di nove articoli, che disciplinano il registro.
Un "Registro regionale", come ha spiegato la proponente ai
giornalisti per garantire la riservatezza di chi ne farà
parte.
Ma quali diritti, il registro potrebbe tutelare?
"Oltre a quelli indirettamente richiamati, altri devono poter
trovare cittadinanza: l'accesso al mutuo regionale per la prima
casa da cui oggi sono escluse le coppie non sposate, la possibilità
di avere notizie del proprio partner qualora ricoverato in
ospedale, la possibilità di recarsi in carcere per avere colloqui o
portare conforto al detenuto con il quale si condivide l'esistenza
anche senza vincolo matrimoniale".
La proposta di legge, ha precisato l'on Caligaris, potrebbe trovare
sostegno da parte di consiglieri e gruppi consiliari di vari. "Non
è in discussione il principio fondamentale della famiglia -ha
concluso l'on Caligaris- ma sono in questione altre sfere di
diritto che non creano alcun contrasto con quella. Non è nostra
intenzione giocare su atteggiamenti estremisti, ma dare risposte a
bisogni di persone che oggi non sono garantite". (L.P.)
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