CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII legislatura
Audizione in Commissione sanità dell'assessore Dirindin sulle disposizioni in materia di politiche sociali contenute nel maxicollegato alla finanziaria. Saranno stabilizzati 19 agenti tecnici dell'Istituto Zooprofilattico, dopo 14 anni di precariato.
Cagliari, 7 marzo 2006 - "Disposizione in materia di politiche sociali" trovano posto (articolo 13) nel maxi collegato alla finanziaria. Riguardano misure per favorire il rientro in famiglia e nelle comunità di appartenenza di persone attualmente inserite in strutture residenziali sociali o sanitarie (comma 1), l'inclusione sociale di giovani dimessi da strutture residenziali che non hanno raggiunto la piena autonomia o completato il percorso scolastico o formativo (comma 2), la permanenza in famiglia delle persone non autosufficienti (comma 3), condizione di particolare agevolazione, nel mutuo casa, per le giovani coppie (comma 4), materia, quest'ultima, attinente ai Lavori pubblici, ma che sconfina nel sociale.
Sugli emendamenti audizione in Settima commissione (che li aveva già esaminati sottolineando, tuttavia, l'esiguità delle risorse previste) dell'assessore Dirindin.
Ritornare a casa è il programma sperimentale triennale (disponibili 5 milioni all'anno) per promuovere la permanenza delle persone nel proprio domicilio. In realtà - ha precisato l'assessore - la denominazione del progetto dovrebbe contenere anche un altro obiettivo, quello di "restare" a casa. Le finalità sono intuibili: togliere le persone dagli istituti e restituirle all'ambiente familiare. "Abbiamo ricevuto molte richieste in tal senso", ha detto la Dirindin, sottolineando, fra l'altro, che per l'assistenza negli istituti la spesa è, di solito, elevata (da 35 a 50 mila euro l'anno). Quei soldi "possono essere utilizzati in altro modo" creando condizioni più favorevoli per chi, oltre all'assistenza, ha bisogno anche di esperienze emozionali.
Inclusione sociale dei giovani, riguarda coloro che, raggiunta la maggiore età, non possono essere più ospitati nelle strutture residenziali, ma non sono nelle condizioni di poter camminare da soli nella società. Ci sono giovani che non hanno concluso gli studi, ma che sono meritevoli di un ulteriore aiuto. E ci sono giovani, spesso tolti alle famiglie, che non sanno dove andare. La dotazione finanziaria (1,5 milioni all'anno, per tre anni) non abbondante, tuttavia, d'intesa con i Comuni, si può avviare un progetto personalizzato che ha lo scopo di accompagnare il giovane.
Un albo per le badanti. Per favorire la permanenza a casa delle persone non autosufficienti, per lo più anziane, occorre creare condizioni di assistenza. Le famiglie spesso hanno bisogno di un sostegno, non potendo provvedere da sole. Spesso l'aiuto sottende un'attività sommersa, un lavoro nero irregolare e fortemente precario. Di qui la necessità di formare persone destinante all'assistenza (badanti) e istituire un albo regionale. Aiuti a far emergere il sommerso e garantisce l'assistito. Scarse le risorse (700 mila euro, per un solo anno) ma, anche in questo caso, si affronta una fare di sperimentazione.
Mutui agevolati per la casa. Cresce il massimale dei mutui agevolati della legge 32 (fondo per l'edilizia abitativa) e sale a 90 mila euro. La riduzione del tasso d'interesse è di 14 semestralità per i mutui decennali e di 20 semestralità per gli altri (a 15 o 20 anni). Per le giovani coppie (entro tre anni) o future coppie (entro un anno) è assicurata "l'applicazione di un tasso pari a zero". Le condizioni si applicano alle domande per le quali, all'entrata in vigore della legge, non si è giunti all'erogazione. Sull'argomento è intervenuto l'on. Giommaria Uggias (Margherita) sollecitando che la Regione si faccia carico anche delle spese generali e di eventuali anticipazione richieste dal venditore. Non è stata accertata l'entità della spesa.
L'assessore ha presentato alla Commissione anche quattro nuovi emendamenti che costituiscono nuovi commi al maxi collegato.
Il primo riguarda nuove misure (1,7 milioni) per combattere trichinellosi e peste suina e si propone si di intervenire a favore della salute animale, della messa in sicurezza degli allevamenti e dei pascoli. Due recentissime ordinanze, una del presidente Soru ed una del ministro Storace, tentano di "convincere" gli allevatori a mettere in atto le buona pratiche per evitare il diffondersi della malattia. Per gli inadempienti (in particolare per i pascoli irregolari) l'ordinanza Soru prevede una sanzione di 1530 euro; ma se, alla verifica di ottobre, le aziende si saranno messe in regola è previsto un incentivo di 1.400 euro. Risarcimenti sono previsti (ordinanza Storace) per i capi abbattuti; ma all'allevatore l'onere della prova di aver messo in atto le azioni necessarie ad evitare la malattia.
Il secondo emendamento prevede la stabilizzazione di 19 agenti tecnici assunti, nel 1992 con pubblico concorso, dall'Istituto Zooprofilattico per combattere la peste suina e, da allora, tenuti in servizio con proroghe di tre mesi in tre mesi, in una situazione di precariato insostenibile. Ora saranno inquadrati nella categoria equivalente alla qualifica professionale con l'anzianità maturata durante il rapporto a tempo determinato. Garanzie sono stati richieste dall'on. Serra.
Il terzo emendamento prevede la promozione della pratica sportiva per i disabili . Anche in questo caso si tratta di un programma sperimentale che può favorire gli aspetti socializzanti e terapeutici. Sull'argomento sono intervenuti Lai, Ibba, Pacifico.
Sui tre emendamenti la Commissione ha espresso l'intendimento di una successiva, approfondita discussione.
Il quarto emendamento, infine, riguarda una specificazione che conferma la competenza dei Comuni nella fase transitoria della legge 23 (servizi alla persona). Ma a giudizio dell'on. Lai può essere sufficiente una norma amministrativa, anziché legislativa. (adel)
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