CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII legislatura

 

Entrate sovrastimate, tagli ai settori fondamentali dell'economia, debito che continua a crescere: queste le critiche mosse dall'opposizione alla Finanziaria 2006. Saranno presentati una sessantina di emendamenti.


Cagliari, 19 gennaio 2006 - Una sessantina di emendamenti (una cinquantina al Bilancio, ma per quelli c'è ancora tempo) dell'opposizione alla Finanziaria "versione Spissu" (quella depurata dalle norme intruse) annunciati questa mattina in conferenza stampa. Oggi la Commissione bilancio, conclusa la discussione generale, passerà all'esame degli articoli ed è in questa fase, appunto, che si presentano gli emendamenti. L'opposizione sottolinea che non ci sarà ostruzionismo, ma "vigilanza" su problemi che potrebbero mettere in discussione "la veridicità della manovra", basata "su dati non confortati da alcun documento"; come nel caso dell'Iva, calcolata quest'anno sui sette decimi (ciò comporta un ragguardevole aumento delle entrate) senza alcun riscontro dalle carte contabili.

Giudizio negativo, ma anche di "angoscia e preoccupazione" (Artizzu, An) per una manovra che si affida alla "finanza onirica del guru-assessore" che ferisce di nuovo, e in modo grave, il tessuto sociale, assistenziale ed economico. Tagli operati nel 2005 e "cinicamente mantenuti nel 2006" - ha detto l'on. La Spisa (FI) - che fanno meno scalpore dell'anno scorso, forse perché "ci si abitua a tutto, anche alle ferite", ma non sono meno dannosi e che rimangono nonostante la "sovrastima delle entrate" (è il caso dell'Iva). L'uno (tagli) e l'altro (sovrastima) non impediscono, tuttavia al disavanzo di crescere e ciò fa supporre - insinua l'opposizione - che la stessa maggioranza sia consapevole dell'inattendibilità delle poste iscritte.

"Arbitrario" anche il calcolo dei presunti arretrati Irpef e Iva degli ultimi 10 anni, un milione e 850 mila euro che fa volume, ma probabilmente non arriveranno mai, perché, spiega La Spisa, equivarrebbe all'ammissione, da parte dello Stato, di avere in passato "compiuto azioni al limite del codice penale.

L'opposizione chiede perciò un bilancio certificato, che attesti la veridicità delle poste e non accrediti "gratuitamente" la Giunta di una politica di risanamento "ce non esiste".

Segnalate anche alcune incongruenze: la quota di compartecipazione per la sanità (700 milioni) sembra basata - ha detto l'on. Vargiu (Riformatori) sulla previsione e non sul consuntivo del 2005. Se così fosse, il buco sarebbe destinato a ripetersi; e ci sono, in Finanziaria, poste non previste in bilancio: capita nei trasporti e nell'edilizia sanitaria.

Insomma, un bilancio in chiave elettorale, una vera "sbornia", l'ha definita l'on. Ladu (Fortza Paris). Alle richieste di chiarimenti sulle entrate, in Commissione, on è stata mai data esauriente risposta. Ma - ha aggiunto - anche se i dati fossero veri, la manovra impoverisce l'Isola e regala - ha aggiunto l'on. Artizzu - solo disoccupazione. Novemila in più, secondo i dati Istat. "E' la sola industria fiorente che la giunta Soru è riuscita a far decollare".

Finanziaria spiccia, dovrebbe essere varata entro metà febbraio. Son passati i tempi in cui - rammenta Vargiu - l'opposizione inchiodava la maggioranza in aula con un ostruzionismo a tutto campo. Finanziaria asciutta, Finanziaria rapida, dunque. Stessa regola anche per le leggi; ma se si tenterà di far passare leggi omnibus, di tutto e di più, l'opposizione non ci starà ed allora sarà meglio prepararsi a fare l'alba, in aula. (adel)


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