CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII legislatura"E' necessario dare risposte sul tema della formazione professionale". Una dichiarazione dei consiglieri regionali Silvio Lai, Eliseo Secci, Silvio Cherchi, Giommaria Uggias, Antonio Calledda e Francesco Sanna
Cagliari, 29 settembre 2005 - Il delicato tema della formazione professionale, sul quale il sindacato ha "richiamato l'attenzione" delle forze politiche sarde, è stato "affrontato anche dai consiglieri regionali Eliseo Secci, Silvio Lai, Silvio Cherchi, Giommaria uggias, Antonio Calledda e Francesco Sanna. I tre esponenti del gruppo DS ed i due "colleghi" de La Margherita, infatti, in una lunga dichiarazione congiunta, hanno ribadito che "alla contestazione del sindacato, sul tema della formazione professionale, vanno date risposte, sui temi condivisi ma anche su quelli non condivisi".
"La Giunta regionale è indietro sul disegno di legge strategico dell'istruzione e della formazione, hanno aggiunto Silvio Lai, Eliseo Secci, Francesco Sanna, Giommaria Uggias, Antonio Calledda e Silvio Cherchi. Tuttavia, è ingiusto non riconoscere gli impegni mantenuti. La Giunta non ha mai nascosto l'intendimento di superare il vincolo e la rigidità della legge 42, ma il sistema si è sviluppato, anche per questo, in maniera disomogenea. Così come la coalizione non ha mai nascosto che la formazione è un asse strategico dello sviluppo e che la riforma del sistema, superando la 42, va concertata e realizzata in un arco di tempo compatibile e accettabile, entro il 2007, come la Finanziaria 2005 ha precisato".
"Gli impegni mantenuti - hanno aggiunto Silvio Lai, Silvio Cherchi, Eliseo Secci, Giommaria Uggias, Francesco Sanna ed Antonio Calledda - sono: 1) sino al dicembre 2007 il pagamento del personale della 42 viene sostenuto da fondi regionali, senza il limite previsto dalla giunta Masala del 50%; 2) entro il 30 agosto è stato approvato un disegno d legge per l'esodo incentivato, che ora è in discussione in Consiglio e nella disponibilità delle forze politiche; 3) il ritardo dei bandi nel 2005, non solo quelli formativi, richiederà un maggior impegno finanziario da parte della Regione, a causa della minore attività disponibile, ma già dalla fine del 2005 partiranno le attività sperimentali, per il primo anno per giovani ultra sedicenni, con o senza 3 media, e un piano formativo per gli ultra diciottenni, insieme alle Province, che anticipa il modello organizzativo del futuro".
"Questi tre punti, pur con un qualche ritardo, rappresentano impegni mantenuti, sul fronte del contingente, hanno anche detto Silvio Lai, Eliseo Secci, Francesco Sanna, Silvio Cherchi, Giommaria Uggias ed Antonio Calledda. Manca sicuramente un impegno preso dalla Giunta: quello della istituzione di un tavolo tra Regione, sindacato ed enti per discutere della riforma. Il tavolo è promosso dalla Giunta, ma i contenuti stanno in capo alla Giunta come alle forze politiche, che con i gruppi fanno le leggi. Il pensare al dopo 2007, lasciando intatta la 42, non è impegno di questa coalizione, mentre è obbligo della coalizione pensare ai compiti che la formazione dovrà assolvere nei prossimi anni, al suo sistema istituzionale, al suo mercato, ai rapporti con il sistema scolastico e con quello delle politiche del lavoro. Su questo va posto un termine per iniziare la discussione ed un termine entro il quale concluderla, con il concorso di tutti gli attori del sistema formativo".
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