CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII legislaturaSabato la seduta obbligatoria del Consiglio prevista dallo Statuto. All'ordine del giorno le dimissioni dell'on. Onida; comunicazioni del presidente Soru sulla vertenza delle servitù militari; la proposta di legge che trasferisce alla Regione la competenza sullo scioglimento e il commissariamento delle amministrazioni locali ed elezione del difensore civico.
Cagliari, 27 settembre 2005 - Definito dalla conferenza dei presidenti di gruppo, riunita sotto la presidenza dell'on. Giacomo Spissu, l'ordine del giorno della seduta di Consiglio di sabato prossimo, primo ottobre, una delle due scadenze statutarie (l'altra è il primo febbraio). L'aula prenderà in esame le dimissioni dell'on. Pasquale Onida (Fortza Paris) al quale dovrebbe subentrare Domenico Gallus. Il secondo punto riguarda le comunicazioni del presidente della Regione sulla "vertenza" delle servitù militari (sull'argomento sono state presentate quattro interpellanze: Licheri, Balia, Uras e Pisu ed una mozione dall'on. Licheri) . Al terzo punto la proposta di legge 79 Sullo scioglimento e il commissariamento delle amministrazioni locali che pone in capo alla Regione, anziché al prefetto di competenza il provvedimento. Si parlerà anche di difensore civico. Al punto 4 sarà discussa la proposta di riforma (152) ed al punto 5 l'elezione.
I lavori avranno inizio alle 10 e si concluderanno in mattinata. Riprenderanno martedì alle 17 e proseguiranno nella giornata di mercoledì.
La conferenza dei capigruppo ha affrontato anche il tema delle riforme, su sollecitazione dell'on. Giorgio La Spisa (FI). L'assessore Dadea ha riferito che la giunta, stamattina, ha deciso di avviare il percorso che ha due obiettivi: la legge statutaria e la legge di organizzazione (una bozza che ha cominciato a circolare, a livello di alcuni gruppi di maggioranza). Il presidente Soru - ha riferito Dadea - ha previsto un incontro con i gruppi di opposizione ai quali fornirà un'informazione dettagliata sul progetto della Giunta, per ora, ha specificato, a livello di bozza.
Forte dell'esperienza delle modifiche al Regolamento interno, dove si è raggiunta pressoché l'unanimità dell'Aula, tutti i gruppi si sono espressi a favore di un coinvolgimento di tutte le formazioni politiche, considerando, quella della Giunta, "un semplice preliminare" (Marrocu, Ds) e ritenendo che il Consiglio debba godere, sul vasto tema delle riforme, "un'ampia autonomia" (Fadda, vicepresidente). Il problema, semmai, nasce sull'avvio, se (Biancu) sia necessario definire prima una cornice statutaria, al cui interno la riorganizzazione della Regione debba trovare collocazione.
Il presidente Spissu ha proposto - "dopo un primo contatto del presidente Soru con gruppi di maggioranza e opposizione" - una sessione ("una, due sedute: quello che occorrerà") del Consiglio perché si affronti il tema complessivo delle riforme, la cui stagione, ha detto, deve impegnare tutte le forze politiche, con uguale convinzione.
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